Imprenditore modenese pestato fuori dalla discoteca

In dodici si accaniscono sul giovane: "Era una vendetta, mi hanno sbattuto la testa contro una staccionata" di Davide Miserendino

Una discoteca

Una discoteca

Modena, 19 luglio 2014 - Un agguato fuori dalla discoteca. Venti braccia lo afferrano, lo tirano fuori a forza dall’abitacolo e poi iniziano a riempirlo di pugni. Si fanno sentire anche le gambe, calci come se piovesse. E’ la disavventura capitata ieri notte alla Baia Imperiale di Gabicce (Pesaro) a un giovane imprenditore di Modena, A. A., che è stato costretto a farsi medicare in ospedale dopo aver incassato decine e decine di colpi da un gruppo di ragazzi infuriati. Si sarebbe trattato, stando alla sua versione dei fatti, di un ‘regolamento di conti’: «Con quel gruppo di ragazzi c’erano stati dei problemi poche sere prima in un altro locale, ieri si sono vendicati». A. ha sporto denuncia presso i carabieri di Rimini, città teatro del primo scontro. Ora dovrà stare a riposo circa un mese; per fortuna all’ospedale non gli sono state diagnosticate fratture, ma solo traumi e lividi.

Ecco il suo racconto dell’accaduto. «Erano circa le cinque di mattina. Io, due amici e un’amica eravamo appena usciti dalla Baia Imperiale e ci stavamo per mettere in viaggio. Saliamo in macchina e un gruppo di ragazzi ci viene addosso. Buttano con violenza la ragazza fuori dall’auto, poi si accaniscono su di me, devastando l’abitacolo della vettura. Quando riescono a tirarmi fuori dalla macchina, mi sbattono con violenza la testa contro una staccionata. Poi, una volta a terra, mi riempiono di calci sui fianchi e di pugni sul volto. A un certo punto, per le botte, sono svenuto. Loro si sono spaventati e sono scappati. Non riuscivo a muovere le gambe, forse a causa dei colpi ricevuti alla schiena» continua. Segue la corsa all’ospedale e la denuncia ai carabinieri. 

Ora le forze dell’ordine stanno dando la caccia agli aggressori. L’episodio sembra legato a una lite avvenuta in precedenza, la scorsa domenica, in un locale di Rimini. Un battibecco nato perché alcuni ragazzi (probabilmente gli aggressori di ieri) avevano iniziato a infastidire, «in modo decisamente molesto», un gruppo di ragazze amiche di A. Già in quell’occasione erano dovuti intervenire i carabinieri. 

Davide Miserendino