Giovedì 25 Aprile 2024

Choc 'ndrangheta, carabinieri in Prefettura: al setaccio la white list degli appalti

Militari e pm hanno ascoltato l’ex viceprefetto Ventura sull'imprenditore Bianchini che era in contatto con il boss

L'incontro in prefettura a Modena

L'incontro in prefettura a Modena

Modena, 31 gennaio 2015 - Un summit segreto in prefettura a Modena, con i vertici del comando provinciale dei carabinieri di Modena e il procuratore di Bologna Roberto Alfonso, oltre a due pm antimafia. Un incontro che doveva essere riservato, anzi top secret.

In serata si è scoperto il motivo di tanto riserbo. Si è trattato dell’audizione, come persona informata sui fatti, di Mario Ventura, l’ex viceprefetto di Modena ai tempi di Benedetto Basile, il prefetto che ha istituito la white list che permette solo alle imprese pulite di lavorare nei cantieri pubblici della ricostruzione. Secondo indiscrezioni, i pm di Bologna avrebbero fatto domande a Ventura circa l’azienda Bianchini Costruzioni di San Felice, estromessa dalla white list nel giugno 2013 per i contatti del titolare Augusto Bianchini con il boss Michele Bolognino, referente della cosca Grande Aracri. Non è chiaro se oltre a Ventura siano state sentite altre persone.

Ventura avrebbe risposto a domande su alcune vicende legate proprio al caso Bianchini per contribuire all’inchiesta. L’audizione arriva proprio a due giorni dalla maxi retata contro la ’ndrangheta messa a segno dai carabinieri in Emilia, che ha portato all’arresto, tra gli altri, anche di Bianchini accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. E’ l'orario oltre cui si è protratta l’audizione a farne capire l’importanza: a tarda sera dalla prefettura non era ancora uscito nessuno. I vertici delle forze dell’ordine ‘sbirciavano’ dalla finestra per capire se là fuori, in viale Martiri della Libertà, ci fossero ancora i giornalisti e i fotografi. Che non si sono scollati dal loro appostamento. E’ stata quindi chiusa la prefettura e sono state portate dentro le auto blu. Al primo piano luci accese fino a oltre le 22 e clima tesissimo. Alle 22.15 è uscito il prefetto Michele di Bari. Ai cronisti ha detto: «Non ho idea diche cosa si tratti». Alle 22.30 sono usciti tutti gli altri, compreso Ventura che non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Evidentemente, dopo i 117 arresti dell’operazione ‘Aemilia’, i carabinieri hanno voluto approfondire il capitolo appalti post terremoto e white list, tema di cui si è a lungo occupato Ventura (che oggi è capo di gabinetto) come prefetto vicario. Probabilmente Ventura può dare un importante contributo all’indagine vista la sua preparazione sul tema. Quel che stupisce è che i carabinieri e i pm della Dda si sono presentati in prefettura verso le 18. Gli investigatori, insomma, non hanno voluto aspettare questa mattina per prendere informazioni relative al caso Bianchini. Segno che ieri c’è stata una svolta relativa all’inchiesta Bianchini, pare più sul fronte white list che su quello delle violazioni ambientali. Come annunciato nei giorni scorsi da Alfonso, l’indagine sugli appalti della ricostruzione post sisma non è ancora conclusa. Continueranno i controlli sui cantieri del cratere, che saranno passati ai raggi ‘x’.