Inferno in A14, il giorno dei funerali: "Avete donato le vostre vite per salvare la nostra: grazie"

L’amico del conducente scrive una poesia alle vittime

Le auto distrutte dopo il devastante impatto

Le auto distrutte dopo il devastante impatto

Modena, 21 agostom 2015 - Sono stati fissati per oggi alle 15 i funerali di Andrea e Michele Giunta, padre e figlio morti sul colpo nel terribile schianto di Cotignola. La cerimonia si svolge nella chiesa parrocchiale di Regina Pacis, scelta dalla mamma del 18enne, Maria Carmela, essendo Modena Est la zona in cui è cresciuta. Successivamente la salma del 56enne verrà cremata e le ceneri saranno sistemate nello stesso loculo del figlio Michele, a San Cataldo. Maria Carmela Di Altiero, però, non potrà assistere alle esequie, poichè si trova ancora ricoverata in ospedale in gravi condizioni a seguito dell’incidente. La donna è stata trasferita al Maggiore di Bologna. 

Intanto, il passeggero dell'auto che ha provocato l'incidente ha scritto una poesia dedicata alle vittime della tragedia«E anche stavolta ci siamo salvati si è vero, la morte sbattuta in faccia per davvero. E dopo aver ripensato al tutto sembra invero, niente potrà coprire il vuoto che abbiamo lasciato. E forse sarebbe stato meglio che ci fossimo noi stesi sul prato, ma la sorte ci ha dato un dono, che forse un giorno ci sarà concesso il perdono. Ma adesso va il pensiero mio a tutti voi, che pensan di esser forti pien di sapienza. Ma sappiate che se tu trovi la risposta esatta, la vita all improvviso le domande cambia. Condoglianze alle povere persone che il signore ha voluto per lui in ascesa e per la signora l’unica cosa che spero una sincera vita in discesa. Questa poesia l’ho scritta per far arrivare il mio pensiero a tutti coloro che si sono sentiti coinvolti direttamente e indirettamente alla vicenda. Non c’è nè scusante nè aggravante quando ti trovi in una situazione simile; non c’è giudice che possa dare la pena giusta. Solo chi è più in alto di noi e soltanto lui ha il potere di deciderete chi deve vivere e chi deve morire. Ci ha imparato che la vita è un dono e non va sprecato. Ciao Michele so che sei lassù e so che tu magari avevi scelto di voler andare in vacanza con gli amici, ma invece sei andato con la tua famiglia mentre noi abbiamo fatta l’ opposto. Com’è strano il mondo, grazie di aver donato la tua vita e quella del tuo papà per salvare la nostra e quella di tua madre che non verrà abbandonata, puoi star sicuro. Ciao Michele, prometto che un giorno verrò a trovarti. Aspettami lì».

Sono parole forti quelle utilizzate da D.P. il 22enne ‘scampato’ il giorno di Ferragosto al disastro dell’A14, in cui hanno perso la vita Andrea Giunta e il figlio 18enne Michele. Il 22enne di Macerata era seduto accanto all’amico Umberto Evangelista, il conducente di quell’Audi A3 piombata sulla punto della famiglia, ferma al casello. E proprio il ragazzo ha postato la poesia su Facebook; parole che, per i parenti delle vittime e per la madre di Michele, potrebbero risultare choccanti. Perchè tra le righe, il ragazzo, ringrazia Michele e il suo papà per aver salvato loro la vita. Una tragedia che di famiglie ne ha distrutte tante: un padre e un figlio deceduti, una mamma, Carmela Di Altiero, rimasta sola e due giovani che, per il resto della loro vita ‘faranno i conti’ con quanto accaduto. Ieri le zie di Michele, sapendo che il 21enne si è addormentato al volante dopo una notte nei locali, hanno detto: «non perdoniamo».