Famiglia travolta in auto, arrestato il secondo ladro

E’ un marocchino di 27 anni: "Sì, ero io alla guida"

L’auto incidentata in viale Moreali

L’auto incidentata in viale Moreali

Modena, 27 agosto 2014 - E’ stato rintracciato alla stazione dei treni l’uomo che il 16 agosto aveva provocato un gravissimo incidente stradale in viale Moreali. Il complice era stato subito arrestato mentre lui, un 27enne marocchino, è finito in manette sabato scorso, incastrato dalle intercettazioni telefoniche. I due avevano travolto, a bordo di una Fiat Stilo intestata a un prestanome, una Twingo con a bordo una famiglia. Erano inseguiti dalla polizia e stavano scappando a tutta velocità. I malviventi erano passati col semaforo rosso all’incrocio con via Valdrighi, schiantandosi contro l’utilitaria con a bordo padre, madre e una bambina piccola residenti ad Appalto di Soliera. Il 38enne che guidava la Twingo è rimasto ferito in modo grave, la figlia di due anni se l’è cavata con qualche contusione, mentre la moglie 41enne era finita in Neurorianimazione in coma farmacologico per un trauma cranico. Ora la donna sta meglio, è stata operata e trasferita in reparto.

I due ladri, invece, erano usciti illesi dall’incidente: se uno era stato preso in flagrante dai poliziotti dopo una fuga a piedi (si tratta di un 22enne marocchino e clandestino) il complice era scappato scavalcando i cancelli delle abitazioni facendo perdere le tracce. Ma la sua ‘latitanza’ è durata poco. Per qualche giorno si è nascosto in zona, ma poi la squadra mobile lo ha incastrato bloccandolo proprio in stazione, mentre prendeva il treno diretto da un parente a Castelfranco. E’ stato quindi sottoposto a fermo con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale (concretizzatasi nella fuga), lesioni volontarie aggravate (alla famiglia ferita), omissione di soccorso, guida senza patente e possesso di arnesi da scasso.

E’ stato interrogato nella stessa giornata dal pm Claudia Natalini, che ieri in sede di convalida del fermo ha chiesto per lui il carcere. «Sì, ero io alla guida della Stilo», avrebbe ammesso il 27enne. Il giudice per le indagini preliminari, Paola Losavio, si è riservata di decidere: solo oggi si saprà se il marocchino resterà in cella o usufruirà di una misura cautelare più leggera, come per esempio gli arresti domiciliari. Il complice è ancora in carcere. Pare che i due stesssero fuggendo alla polizia dopo aver commesso un furto in via Baraldi, ma non è stato possibile contestare loro il reato poiché non sono stati trovati in possesso della refurtiva. Nella macchina c’erano però i tipici strumenti usati dai ladri e vestiti probabilmente rubati da altre abitazioni.