La politica si ricicla

Barbara Manicardi

Barbara Manicardi

Modena, 26 ottobre 2014 - VOLTI nuovi? Neanche l’ombra. Le liste con i candidati alla Regione Emilia Romagna, presentate e chiuse ufficialmente ieri, non riservano alcuna sorpresa. Solite facce, soliti schemi. Dentro chi è rimasto ‘disoccupato’ anche se non ha particolari meriti e fuori chi non ha abbastanza appoggi nelle segreterie dei partiti. Nel Pd il ‘caso Trande’ (tra i più votati dalla base nelle consultazioni dei circoli e scalzato ufficialmente dalle quote rosa ma in realtà da veti incrociati propri dei Dem) è emblematico.

A spulciare la lista del partitone c’è da chiedersi come mai il vento del rinnovamento ha deciso di non soffiare proprio nella regione dove è candidato alla presidenza Bonaccini, un fedelissimo del rottamattore. Una lista composta da ex che neppure si sono particolarmente distinti in qualcosa. Anzi! Nel centrodestra non va certo meglio: gli evergreen sono la maggioranza e i volti nuovi si contano sulle dita di una mano. Considerando che queste elezioni regionali non scaldano certo i cuori dei cittadini, c’è davvero il rischio che l’affluenza alle urne sia un totale flop, come lo sono state le primarie Pd. Ci chiediamo come mai non c’è il coraggio, soprattutto del partito di maggioranza, di svoltare davvero, di abbandonare le vecchie e trite logiche e di mettere in campo chi è capace e non chi si deve accontentare per forza.