Lavori utili per chi guida ubriaco o drogato

Servizi nelle strutture dell’Usl per chi si mette al volante brillo. La nuova convenzione col tribunale permette di evitare il processo

Nuovi dispositivi per combattere l'uso di alcol e droghe al volante

Nuovi dispositivi per combattere l'uso di alcol e droghe al volante

Modena, 28 luglio 2015 - Denuncia per stato di ebbrezza o stupefacenti al volante? Per evitare il processo via libera ai lavori di pubblica utilità. Una nuova convenzione a tema è stata sottoscritta pochi giorni fa, dal presidente del tribunale, Vittorino Zanichelli, e dal direttore generale dell’Azienda Usl, Massimo Annicchiarico.  In base all’accordo, triennale, l’azienda sanitaria potrà impiegare nei propri servizi persone che hanno ricevuto la possibilità introdotta dalla legge 67 del 2014 per i reati meno gravi (si applica se il reato è punito con la sola pena pecuniaria o con pena detentiva non superiore a quattro anni). La messa alla prova offre quindi agli imputati e agli indagati la possibilità di evitare il processo, ma in cambio gli stessi dovranno sottoscrivere un programma di trattamento: nel caso in questione, gli spazi dove prestare il servizio ‘utile’ saranno i poliambulatori, le case della salute, i servizi di sanità pubblica. Si va dall’accoglienza degli utenti ad attività logistiche e tecnico-amministrative, dal supporto alle attività assistenziali all’educazione alla salute. 

«L’AFFIDAMENTO al servizio sociale avviene secondo un’analisi attenta delle attitudini e caratteristiche degli imputati che richiedono di usufruire di questa opportunità», spiega Zanichelli. È dal 2011 che l’Ausl modenese ha deciso di affiancare alla prevenzione e alla sensibilizzazione l’attività riabilitativa a favore di chi, a causa dell’abuso di alcol o stupefacenti, ha commesso uno dei reati previsti negli articoli 186 e 187 del Codice della strada.  Ad oggi oltre 600 persone hanno effettuato il percorso di conversione della condanna penale in strutture ospedaliere e territoriali della provincia. Una convenzione per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità all’interno degli ospedali e delle strutture sanitarie. «Ritengo che l’Azienda sanitaria possa contribuire nel mettere concretamente in pratica lo spirito della legge, impiegando gli imputati, in affiancamento al nostro personale, in attività di rilievo collettivo con uno spirito orientato alla costruzione di capitale sociale» commenta il direttore generale dell’Usl Annicchiarico.

IL PRESIDENTE del tribunale Zanichelli ricorda che «la legge introduce questo nuovo istituto della messa alla prova con l’obiettivo di favorire il reinserimento degli imputati, decongestionando il processo penale e evitando accessi al carcere per imputati di reati circoscritti e di lieve entità e allarme sociale».  L’accordo sottoscritto nei giorni scorsi si inserisce in un più ampio contesto di iniziative all’interno delle quali, già in passato, si è stabilito che chi viene trovato brillo alla guida possa riconoscere l’errore svolgendo lavori di pubblica utilità.