Litiga coi vicini e impugna un fucile

Denunciato un 49enne residente in città, senza precedenti e con un lavoro regolare

Le armi sequestrate dalla polizia al cittadino che ha impugnato il fucile nel corso di una lite con i vicini di casa

Le armi sequestrate dalla polizia al cittadino che ha impugnato il fucile nel corso di una lite con i vicini di casa

Modena, 13 giugno 2015 - Due fucili, uno del padre mentre sull’altro sono ancora in corso accertamenti, una pistola semiautomatica con la matrice illegibile, perché riverniciata, e un’arma lanciarazzi. È il mini arsenale che la squadra mobile della polizia ha trovato a casa di un 49enne residente in città, senza precedenti e con un lavoro regolare. La perquisizione degli agenti è scattata dopo numerose denunce dei vicini di casa, nelle quali si segnalava che l’uomo avrebbe impugnato una delle armi se le cose non fossero cambiate. Ora deve rispondere di porto abusivo di armi.

I motivi alla base della vicenda? Dal cane che abbaia troppo al chiasso. Insomma le classiche ruggini che possono sorgere tra chi abita nello stesso pianerottolo. Episodi del genere, semmai nelle varianti un po’ più morbide, sono quanto mai ricorrenti perché i dati delle liti condominiali, anche nella nostra città, risultano in preoccupante. Nel caso in questione, ovviamente, vi è l’aggravante della minaccia relativa all’utilizzo di armi, che fortunatamente non sono mai stati utilizzati. All’ordine del giorno o quasi, però, vi sono litigi violenti e ‘dispetti’ di ogni tipo. A confermare come con la crisi anche la nostra città abbia assistito ad un aumento del fenomeno sono Alberto Bignardi e Luisa Farini, dello studio ‘del Cantone’.

«Le liti condominiali sono aumentate e non poco, soprattutto per questioni legate al denaro – spiega Bignardi – in più vi è una componente di maggior aggressività, sicuramente legata alle preoccupazioni. Molti condomini sono passati alla gestione in partita doppia, (meccanismo di calcolo aziendale) che rende meno leggibile il bilancio ai comuni cittadini. Questo ha aumentato le difficoltà e non poco – continua Bignardi – e nonostante le buone amministrazioni siano impegnate a presentare il bilancio punto per punto, i problemi persistono. In primis quello del riscaldamento, poiché spesso vi sono condomini che si vogliono staccare e altri che ritengono di aver pagato troppo. Fortunatamente l’Europa ci viene incontro, imponendo nuovi strumenti che ridurranno i contenziosi entro il 2016».

Bignardi spiega infatti come il prossimo anno sarà obbligatoria la contabilizzazione individuale dei consumi energetici in condomini con impianti di riscaldamento centralizzati, tema sul quale si è tenuto proprio ieri un convegno in Accademia a Modena e che apre le porte anche al risparmio. Spesso, infatti, le liti sfociano in denunce se non, prima ancora, in risse. «Solitamente interviene l’amministratore che deve fare pressioni sull’inquilino moroso o litigioso, partendo dal sollecito per arrivare magari al decreto ingiuntivo per mancato pagamento. Spesso i contenziosi si risolvono in breve tempo. Teniamo presente però che molti palazzi sono in forte sofferenza per l’altissima percentuale di non paganti e le spese condominiali sono più alte di quello che percepirebbe un proprietario mettendo un appartamento in affitto. Magari l’affitto percepito è di 450 euro e le spese, pagando in pochi, di 500 un salasso».