Modena, 19 settembre 2014 - Modena e Reggio Emilia in particolare sono i territori più infiltrati dalle mafie in Emilia-Romagna? Il procuratore aggiunto di Modena Lucia Musti, oggi pomeriggio in Consiglio comunale alla presentazione del primo rapporto sulle mafie al nord da parte della commissione antimafia nazionale, invita tutti a non mollare la presa contro i clan. Che, viene confermato, ultimamente prediligono non poco le slot machine. Quella descritta dal rapporto, osserva Musti a margine dei lavori in Consiglio comunale, "si tratta di una realtà già nota all'Autorità giudiziaria e alle forze dell'ordine.
Sono stati arrestati diversi capi dei clan casalesi ma bisogna tenere alta la guardia. Se magari l'emergenza a fronte del lavoro delle forze dell'ordine si era abbassata- precisa il magistrato- non bisogna mai cantare vittoria. La mafia si attrezza, e' una corsa continua e la guardia non puo' che rimanere alta". Tra i settori di particolare interesse per i clan, resta quello delle costruzioni ma c'e' altro, continua Musti: "C'è sempre l'edilizia, che anche a Modena risente della crisi. Ma c'è anche- precisa il procuratore aggiunto- l'industria del divertimento, quella delle slot machine. Se ci sono nel frattempo fenomeni nuovi? Se ne occupa il procuratore distrettuale antimafia".