Manifattura Tabacchi, fabbrica di degrado: drogati, spacciatori e covo di senzatetto

La polizia ferma un uomo con hascisc, una bici forse rubata e arnesi da scasso

Degrado alla Manifattura Tabacchi (Foto Fiocchi)

Degrado alla Manifattura Tabacchi (Foto Fiocchi)

Modena, 28 agosto 2015 - Prima monastero, poi ospedale, magazzino e infine Manifattura, di tabacchi. Una storia lunga cinquecento anni, fatta di spiritualità, cura e fatica, ma che adesso, in una parte della struttura di viale Monte Kosica, sembra essere diventata l’esatto contrario di tutto ciò. Ora è una fabbrica di degrado, disperazione e illegalità, vicino al centro storico, alla stazione ferroviaria e proprio accanto al nuovo spazio Mata, che si vorrebbe trasformare per sei anni in un luogo di importanti eventi culturali per la nostra città.

Sono le tracce lasciate nell’edificio accanto alla ciminiera, a pochi passi dalla struttura già recuperata, a raccontare il declino. Le transenne non bastano certo a fermare chi, da tempo, si ferma in queste stanze per mangiare e dormire. Ma anche bucarsi, stipare bici rubate e spacciare.

Gli oggetti lasciati qua parlano di vite allo sbando. Sul sentiero incolto, accanto all’edificio, e sul pavimento delle stanze, non si contano le siringhe, usate e buttate senza tappo, con l’ago che potrebbe ferire. E poi le strisce di stagnola per scaldare eroina e cocaina, una bottiglia – in gergo ‘pippetta’ per fumarle –, le fiale per le preparazioni iniettabili e gli involucri delle singole dosi. È qui, in un pezzo di storia della nostra città, che i tossicodipendenti vengono a dimenticarsi, per un attimo, di se stessi. Eppure, tra tanta disperazione, c’è anche chi scherza e su un pezzo di polistirolo ha disegnato una grossa siringa, proprio accanto a quelle vere, con la scritta ‘Oggi non sono in vena’.

E c’è chi, senza una casa, nella Manifattura ha trovato un tetto improvvisato: ci sono cumuli di bottiglie di alcolici, confezioni di alimenti, scarpe e vestiti, materassini e coperte, sia dentro sia fuori. Il tutto mescolato a sporcizia, rifiuti, escrementi di piccioni e anche umani, e masserizie.

Da tempo la polizia monitora la situazione. Proprio ieri pomeriggio gli agenti delle volanti hanno fermato davanti alla ciminiera un italiano. Aveva con se’ qualche grammo di hascisc, una bici che potrebbe essere rubata e alcune tronchesi che si usano per tagliare le catene. La polizia lo ha condotto in questura per fare ulteriori accertamenti. E anche la sera prima i poliziotti avevano fermato nei paraggi un magrebino con un modico quantitativo di droga. Intanto alcune parti dell’edificio si sgretolano, insieme al ricordo del suo glorioso passato.