Maserati, incontro Renzi-Marchionne il 5 maggio

Sul tavolo la possibilità di salvare la produzione in Emilia. Bonaccini: "Faremo il possibile"

Matteo Renzi e Sergio Marchionne si incontreranno a Modena il 5 maggio per il tema Maserati

Matteo Renzi e Sergio Marchionne si incontreranno a Modena il 5 maggio per il tema Maserati

Modena, 28 aprile 2016 - Un incontro tra il premier Matteo Renzi e Sergio Marchionne per affrontare il tema della produzione della Maserati a Modena, in programma il prossimo 5 maggio.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini a margine della giornata di mobilitazione organizzata da Coldiretti a Bologna in difesa del Made in Italy. “Noi - ha detto Bonaccini - siamo in contatto tutti i giorni con il presidente del Consiglio, l’aveva gia’ accennato quando era venuto a Bologna a presentare la firma sul passante centrale: il 5 maggio Renzi incontrera’ Marchionne e quindi si parlera’ anche della questione, tra le altre, della Maserati a Modena”.

Il numero uno della giunta regionale ha spiegato, poi, che “il punto chiave” e’ quello “dell’opportunita’ e della possibilita’ di poter produrre almeno un nuovo modello negli stabilimenti modenesi. Ci sara’ l’incontro il 5 maggio - ha ribadito Bonaccini - e credo che questo dimostri la determinazione con cui Renzi ed io stesso stiamo affrontando la questione. Non mi piace mai promettere, il lavoro e’ in itinere e speriamo di poter ottenere un risultato che sarebbe in linea con la tradizione, la storia, la qualita’ della Motor Valley”.

A chi gli chiedeva se ci sono speranze di mantenere la produzione della Maserati a Modena, Bonaccini ha risposto: “Io me lo auguro. Noi chiederemo espressamente che possa rimanere almeno la produzione di un modello. Chiediamo che comunque non se ne vada definitivamente la produzione, seppur qui ci saranno cose molto importanti come il ‘know how’ che Maserati non abbandonera’ e che continuera’ a dare da lavorare”. Il presidente della Regione ha infine sottolineato che “stiamo lavorando” per mantenere la produzione nel territorio modenese, “non tocca solo noi - ha concluso - ma quello che possiamo fare lo stiamo provando a fare fino in fondo”.