Giovedì 25 Aprile 2024

Arrestato per aver messo incinta la figlia: "L'ho molestata, ero ubriaco"

Il 50enne è finito in manette per aver violentato per 4 anni la ragazzina oggi 13enne

Violenza sulle donne (foto d'archivio)

Violenza sulle donne (foto d'archivio)

Modena, 10 dicembre 2014 - Ha risposto al giudice che lo ha arrestato il 50enne africano finito in carcere per aver ripetutamente stuprato la figlia tredicenne, tanto da metterla incinta. Per il pm Enrico Stefani che ha coordinato l’indagine della polizia municipale di Modena, le violenze sessuali andavano avanti da 4 anni: «Non è vero – ha detto l’uomo al Gip – E’ successo solo negli ultimi mesi, ero agli arresti domiciliari e bevevo, ero sempre ubriaco, non mi rendevo conto. Ci sono stati degli approcci». L’uomo, incastrato dal Dna, non ha potuto negare del tutto l’evidenza. La Procura, infatti, ha disposto l’esame del dna sul feto e la genetica parla chiaro: il padre è l’arrestato. La tredicenne ha potuto interrompere la gravidanza con l’ok del giudice tutelare.

La ragazzina era succube del padre che, secondo gli accertamenti, abusava di lei da anni: gli episodi si sarebbero intensificati quest’anno poiché il 50enne era ai domiciliari nel Modenese, in un paese a pochi chilometri da Bologna. E’ stata la madre della ragazzina e moglie dell’‘orco’ a sporgere denuncia quando si è accorta che la figlia era incinta. La donna sospettava del marito e si è recata con la ragazzina al posto di polizia della stazione delle autocorriere di Modena. L’audizione della minore, un video interrogatorio alla presenza di uno psicologo infantile, ha accertato l’attendibilità della ragazza che si trova con la mamma in una comunità.

L’uomo, difeso dall’avvocato Gennaro Lupo, era stato arrestato l’anno scorso in aeroporto a Bologna con mezzo milione di euro di eroina, due valigie piene. Il legale ha ottenuto per lui i domiciliari ed è in questo periodo che gli abusi sulla figlia sarebbero diventati sistematici. Dai racconti sono emersi dettagli agghiaccianti: l’uomo bussava sulla parete per attirare l’attenzione della figlia ormai succube. Il 50enne a fine settembre aveva pregato il legale di presentare istanza per tornare in carcere. La moglie e la figlia, infatti, se ne erano andate di casa (forse perché la donna aveva scoperto la gravidanza) e lui, impossibilitato ad uscire, lamentava di non avere più scorte di cibo.