Dalla nostra città è boom di finanziamenti a rischio terrorismo

L’allarme lo lancia la Cgil: «Siamo terzi in regione per numero di casi e primi per quel che riguarda operazioni con i paradisi fiscali, tra questi anche gli Emirati Arabi che notoriamente sostengono l’Isis»

Due miliziani dell’Isis

Due miliziani dell’Isis

Modena, 24 novembre 2015 – Riciclaggio e finanziamenti all’Isis, anche l’Emilia-Romagna si deve preoccupare. Lo dice la Cgil, da Modena, citando l’ultimo rapporto semestrale 2015 della Banca d’Italia (unita’ Uif), che raccoglie le segnalazioni sulle operazioni finanziarie sospette di riciclaggio malavitoso e terroristico.

Il report apre certificando che nel primo semestre 2015 sono state raccolte “39.021 segnalazioni di operazioni sospette”, circa un 3% in piu’ rispetto al semestre precedente; e, rispetto alla ripartizione territoriale, si rilevano gli incrementi del 21% dell’Emilia-Romagna (al primo posto) e del 18% del Veneto (secondo). In un solo semestre, dunque, dall’Emilia-Romagna sono giunte ben 2.081 segnalazioni sospette. Ecco il podio: 635 da Bologna, 444 da Reggio e 416 da Modena. E proprio nello stesso semestre di quest’anno, segnala il coordinatore Legalita’ del sindacato Franco Zavatti, sono ben 138 i casi nazionali segnalati di sospetto finanziamento del terrorismo internazionale, piu’ del quadruplo rispetto al primo semestre dell’anno scorso.

“Un numero di per se’ impressionante ma certamente molto sottostimato”, fa presente la Cgil. Venendo ai paradisi fiscali, il report Uif offre una mappatura delle province che piu’ ci “lavorano”: Modena si riconferma al primo posto in Emilia-Romagna e fra le citta’ piu’ esposte in Italia. “Ma occhio che, nell’ordine, i Paesi” e le aree “che favoriscono le operazioni finanziarie sospette” tramite i paradisi sono proprio, dopo Hong Kong, “gli Emirati Arabi, noti finanziatori dell’Isis, Abu Dhabi, Dubai e poi Turchia e Libano, che non sono da meno”, conclude Zavatti.