Modena retrocesso, Caliendo svela il futuro del club

Nel post-gara di Novara, il presidente tuona: "Non lascio da sconfitto. Aspettatevi annunci clamorosi.."

Antonio Caliendo ha confermato che resterà al comando del Modena (Foto Fiocchi)

Antonio Caliendo ha confermato che resterà al comando del Modena (Foto Fiocchi)

Modena, 21 maggio 2016 - Il primo a presentarsi in sala stampa al termine della sconfitta che ha sancito la retrocessione del Modena in Lega Pro è il presidente Antonio Caliendo: «Fino ad ora sono sempre stato zitto e non ho parlato dell’operato degli arbitri, ma se questa è la classe arbitrale sono preoccupato. Dopo l’espulsione di Gozzi ho detto al direttore che tanto valeva ritirare la squadra e lui mi ha allontanato dalla panchina; purtroppo da qualche mese c’è qualcosa che non funziona e non è un caso se ogni partita abbiamo subito delle ammonizioni nei minuti inziali della gara, in particolar modo ai difensori».

Polemiche sulla direzione di Abisso a parte il numero uno del Modena ha anche parlato di quale sarà il futuro della società gialloblù: «Questa retrocessione rafforza la mia volontà di costruire qualcosa di importante; non me ne vado da sconfitto e già dalla prossima settimana potrebbero esserci degli annunci clamorosi. In questo momento rappresento una tifoseria e una città, non lascia la nave a meno che non si faccia avanti uno dei grandi industriali di Modena, quelli che finora non si sono fatti avanti».

Un Caliendo assolutamente determinato ad andare avanti e che allo stesso tempo non chiude la porta a chi potrebbe essere interessato a rilevare la società: «Per me è un pianto enorme dover affrontare una situazione del genere e non posso lasciare il Modena in questo momento. Sono disposto a trattare con tutti a patto che ciò venga fatto con la massima serietà e con la garanzia che questa squadra vada in buone mani. Se qualcuno vuole trattare con intenzioni serie è ancora in tempo per farlo, tutti gli altri invece si possono togliere dai piedi. Finora ci sono stati solo i disturbatori di sempre, quelli che non voglio bene a questo club; in questa città abbiamo una potenzialità di industriali che se vuole può portare il Modena in cima al mondo. Ad ogni modo posso assicurare che il Modena verrà iscritto in Lega Pro».

Quello che è certo è che a breve il presidente del club di viale Monte Kosica parlerà con l’amministrazione comunale: «Con il Comune dovremo affrontare un discorso e spero che le autorità prendano in considerazione la possibilità di darci una mano dandoci a disposizione le strutture, solo noi paghiamo un mutuo per un impianto che non è nostro». Ma dopo una retrocessione è anche il tempo di fare un primo bilancio di una stagione che ha semrpe visto il Modena arrancare fin dalle prime giornate: «Abbiamo avuto diversi infortuni importanti, come quelli di Galloppa e Bentivoglio - continua Caliendo - Crespo è stata una mia scelta, io credevo in lui. Mi è hanno detto che quando ho dato disposizione di mandare la squadra in ritiro lui non stava con la squadra e tornava sempre a casa dalla sua famiglia e questo non mi è sembrato professionale. Come tecnico non lo discuto, ma forse avrei dovuto esonerarlo prima». E sul futuro con Bergodi come allenatore anche nella prossima stagione: «Dobbiamo ancora parlare, vedremo».

f.b.