Nazionale, Squinzi critica le scelte di Conte

Il patron del Sassuolo: “Sei nostri giocatori meritavano più considerazione per questi Europei”

Un abbraccio fra Squinzi e Antei la scorsa stagione

Un abbraccio fra Squinzi e Antei la scorsa stagione

Sassuolo (Modena), 1 giugno 2016 - Continua a pensare in grande, Giorgio Squinzi, e sogna già la Champions.

“Sognare – dice – non costa nulla, ed il nostro obiettivo è quello di migliorare sempre”: non ha perso il gusto dell’iperbole, il Signor Mapei, e dai micorfoni di Radio CRC fissa già l’obiettivo per la prossima stagione.

L’anno scorso, spiega, “avevo chiesto dieci punti in più e ne abbiamo fatti dodici, quest’anno me ne bastano otto e vediamo dove arriviamo”.

La matematica risponde, e dice 61+8 per 69 che due settimane fa valevano tra terzo e quarto posto… Non proprio Champions ma quasi: dettagli, oltre i quali Squinzi si spinge per manifestare un pizzico di delusione nei confronti di Antonio Conte.

“Grandissimo allenatore, ma io mi tengo Di Francesco, che sa valorizzare i giovani”, dice il patròn neroverde, che alla stoccata non rinuncia aggiungendo come “il tecnico della nazionale mi ha stupito perchè non ha considerato come meritava il Sassuolo, la squadra più italiana di una serie A che in occasione di Inter-Udinese ha schierato 22 stranieri. Il Sassuolo – ha detto ancora Squinzi – esprime un gioco tra i migliori della serie A ma Acerbi, Berardi, Sansone, Missiroli e Magnanelli non sono stati chiamati. E nell’elenco metterei anche Consigli”.

Niente da fare, invece: i neroverdi in Europa ci vanno con le maglie d’ordinanza, ovvero quelle della Kappa. A festeggiare un traguardo storico ma, rivendica Squinzi, non casuale. Intanto la matrice italiana, “perseguita con volontà, anche grazie a Di Francesco”, poi “la programmazione e l’organizzazione, che in questi anni ci hanno visto modellare il Sassuolo sulle stesse metodologie aziendali del nostro gruppo industriale”. E se il difficile, per il Sassuolo, viene adesso, visto che ci si misura su palconscenici oltremodo selettivi, il patròn non si spaventa, anzi. E dimostra di avere le idee ben chiare anche sulla condotta da tenere sul mercato.

“Qualche cambiamento ci sarà, ma vogliamo un Sassuolo ancora più forte e ci stiamo lavorando”, garantisce Squinzi, che da’ per fatto il passaggio di Vrsaljko al Napoli (“Con De Laurentiis i rapporti sono cordiali, ma discutere con lui sul piano economico è sempre una battaglia. Per Sime c’è un colloquio aperto con il presidente De Laurentiis, non so se ci sia un accordo, ma è possibile”), glissa sulla possibilità che il croato vada altrove (“Atletico Madrid? Non ne sono informato”) senza peraltro fornire lumi sull’arta partenza eccellente, ovvero quella di Berardi, sempre più vicino alla Juve complice un colloquio con Allegri che avrebbe convinto, si dice, Berardinho a dire sì. In cambio come noto, di venticinque milioni tra cash e contropartita tecnica già individuata in Caprari ed, eventualmente, Lapadula.