Rubati 144 pannelli fotovoltaici

Nonantola, il bottino ammonta a 150mila euro

L’area dei pannelli dopo la razzia

L’area dei pannelli dopo la razzia

NONANTOLA, 26 agosto 2015 – LA ‘SORPRESA’ è arrivata ieri mattina, quando un tecnico della Provincia si è accorto che dal campo fotovoltaico di Nonantola – del quale è proprietario proprio l’ente di Viale Martiri – erano sparite diverse decine di pannelli. In tutto 144, ovvero quasi la metà dei 391 installati nei pressi della rotatoria che fa da innesto tra la strada Provinciale ovest e la tangenziale nonantolana. Il tecnico che ha scoperto il furto, di fronte alla cornici vuote dei pannelli, ha subito contattato i suoi dirigenti, che poi hanno presentato denuncia ai carabinieri di Nonantola. E gli stessi militari, assieme al personale che generalmente si occupa del campo fotovoltaico, ieri pomeriggio hanno effettuato un sopralluogo. Anche per capire come mai non sia scattato l’allarme.

Tutta l’area, infatti, è protetta da una rete e da un cavo perimetrale collegati a un antifurto. E questo, in caso di manomissione, sarebbe dovuto scattare. Così come l’allarme collegato ad ogni singolo pannello. Non è successo, e il danno stimato – comunque coperto da assicurazione – dovrebbe aggirarsi attorno ai 150mila euro. Ad ogni modo i ladri entrati in azione – ancora non è chiaro quando sia avvenuto esattamente il furto – sono dei ‘professionisti’ e di certo non si è trattato del loro primo colpo. Hanno tagliato la recinzione, manomesso l’allarme senza farlo ‘urlare’ e rubato i pannelli fotovoltaici, uno a a uno, facendo avanti e indietro dal lato del perimetro che si affaccia sulla campagna. Il tutto per ridurre al minimo la possibilità di essere notati da qualche automobilista di passaggio.

Nelle vicinanze, poi, devono aver parcheggiato più di un veicolo, caricato a dovere con la refurtiva. Il campo fotovoltaico è anche dotato di telecamere di sicurezza e i filmati sono già stati acquisiti dagli inquirenti per essere visionati: la speranza è che le immagini possano dare qualche indicazione sull’identità dei delinquenti. O al limite per chiarire – proprio per poter perfezionare l’impianto d’allarme – come sia stato by-passato l’antifurto.

Nel frattempo, sempre nella giornata di ieri, i tecnici della Provincia hanno provveduto a riparare i danni causati dai ladri all’esterno del perimetro: la recinzione tagliata, ad esempio, ma anche gli altri elementi necessari alla piena funzialità dell’impianto, vedi gli allarmi da riattivare e il sistema di produzione della corrente elettrica da ripristinare.

Valerio Gagliardelli

e Gian Luigi Casalgrandi