Cenni del capo e messaggini, così si aggira l’ordinanza anti alcol

Le ‘sentinelle’ segnalano ai negozi etnici i controlli della municipale

Controlli

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Modena, 29 luglio 2015 - ‘Sentinelle’ posizionate agli angoli delle strade col compito di segnalare il passaggio delle pattuglie della polizia municipale e prevenire, in questo modo, multe salate. L’ordinanza contro l’abuso di alcolici, che è entrata in vigore giusto sabato scorso, in centro storico si combatte così. A dichiarare guerra alla recente reintroduzione del provvedimento, sono alcuni negozi etnici: numerose le segnalazioni che giungono dai residenti, prevalentemente dalla zona intorno a piazza Pomposa. Innanzitutto l’ordinanza: dopo che quella precedente è stata archiviata nell’aprile scorso, l’amministrazione ha introdotto nuovamente lo strumento che mira a contenere il consumo di alcol, se non quello somministrato ed entro una determinata fascia oraria (regola quest’ultima che si applica a pub e locali, per intenderci).

Per questa ragione, in centro storico, ma anche nelle zone di San Faustino, via Sigonio e Pio X, è vietata la vendita di bottiglie e lattine dalle ore venti alle sette del mattino. Significa che se entro in un esercizio commerciale aperto a quell’ora, non posso uscirne con una bevanda alcolica acquistata sul posto. Per i locali specializzati in cibo da asporto, invece, la vendita è consentita, tra le 20 e le 22, ma solo se la bevanda ha una gradazione inferiore a sei e se la stessa è accompagnata nell’acquisto proprio da beni alimentari. Chi non rispetta queste regole va incontro a sanzioni che vanno da 75 a 450 euro, da 50 a 300 se, invece, non si espone il cartello che avverte dell’ordinanza stessa. Inquadrate le regole, il meccanismo che da giorni è sotto gli occhi di chi frequenta il salotto della città: posizionati in angoli strategici, alcuni soggetti segnalano o via cellulare o con cenni del capo, l’avvicinarsi della polizia municipale. Evidentemente perché all’interno di determinate attività commerciali che fanno le ore piccole si infrange il divieto di vendere sul posto gli alcolici.

Un controllo a distanza che permette di passare indenni gli evenutali controlli degli agenti e poi continuare a ‘scollinare’ l’ordinanza una volta che la pattuglia della municipale ha fatto inversione di marcia. Le sentinelle si posizionano, per fare qualche esempio, in via Ramazzini, via Volone, Ganaceto e Berengario. Ed è il frutto di questo meccanismo che motiverebbe la presenza di persone che consumano alcolici in giro per il centro, nonostante la recentissima reintroduzione dell’ordinanza. Il problema della coesistenza di locali e pub che rispettano il codice introdotto da piazza Grande ed esercizi commerciali che invece non lo fanno era già emerso negli anni scorsi.

Ma da sabato scorso evidentemente è stato ideato un meccanismo più complesso da frenare e comunque di una certa efficacia, al punto che c’è chi auspica un controllo di agenti in borghese nelle vie in questione per rompere la catena. I controlli però ci sono e capillari; infatti anche ieri sera, pochi minuti dopo le 20, una pattuglia della polizia municipale è approdata in via Berengario per controllare che le vendite rispettassero le ‘regole’. Gli agenti si sono poi spostati in altre parti del centro, al fine di verificare il rispetto dell’ordinanza che, come ampiamente documentato, viene comunque igorata laddove possibile. Occorre però sottolineare che buona parte (se non la totale) dei cittadini o degli esercenti interpellati in merito hanno dichiarato di essere contratti a questo tipo di ‘leggi cittadine’. «L’auterity non porta a nulla – hanno detto – e se vuoi bere, puoi comunque comprarti una cassa di birra alla coop alle 18, per poi consumarla in Pomposa».