Pakistana uccisa, attesa per la sentenza della Cassazione

Conclusa l'arringa dell'avvocato di parte civile Carlo Maria Pisana: "Shanhaz Begum, morta lapidata dal marito e dal figlio mentre difendeva la libertà delle scelte individuali e il diritto alla pari dignità tra uomo e donna, era italiana come noi"

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Modena, 22 ottobre 2014 - "Shanhaz Begum era italiana come noi, anche se non aveva la cittadinanza italiana, condivideva i nostri stessi valori per i quali ha perso la vita: e' morta lapidata dal marito e dal figlio mentre difendeva la liberta' delle scelte individuali e il diritto alla pari dignità tra uomo e donna nel matrimonio e nella societa'. Per questo e' importante far sentire la presenza dello Stato in questo processo agli assassini della coraggiosa Shanhaz Begum, e per questo a nome dell'avvocatura dello Stato chiedo la conferma della condanna per i due imputati". Cosi' l'avvocato dello Stato Carlo Maria Pisana ha concluso, davanti alla Prima sezione penale della Cassazione, la sua arringa di parte civile nel processo contro Butt Amhad Khan che sta scontando l'ergastolo, e Butt Umair Amhad condannato a venti anni di reclusione, rispettivamente marito e figlio della donna pakistana uccisa a pietrate a Novi di Modena il 3 ottobre del 2010 e lasciata agonizzante nel cortile di casa.

A scatenare la decisione di uccidere la donna che aveva intenzione di divorziare dal marito, era stata la sua protesta per sottrarre la figlia Nosheen di 20 anni alle nozze combinate in Pakistan con un anziano parente, un uomo che la ragazza non voleva e che non aveva mai nemmeno visto. La Presidenza del Consiglio, su sollecitazione del Ministero delle pari opportunita' allora guidato da Mara Carfagna, aveva deciso di costituirsi parte civile nel processo fin dall'inizio, insieme alla Regione Emilia-Romagna e alla Acmid (Associazione della comunita' marocchina delle donne in Italia), una onlus a sostegno dell'integrazione delle donne immigrate presieduta dall'ex deputata del Pdl Souad Sbai, giornalista. Tra stasera e domani si conoscerà la decisione dei giudici della Cassazione.