Palazzo Paltrinieri demolito a Cavezzo, presto le richieste di rinvio a giudizio

Chiusa l’indagine che a vario titolo per falso e omissione di atti di ufficio ha coinvolto l’ex sindaco Draghetti e tre responsabili dei vigili del fuoco, secondo i proprietari non c’erano le condizioni per l’abbattimento

Palazzo Paltrinieri a Cavezzo, demolito dopo il terremoto di maggio 2012

Palazzo Paltrinieri a Cavezzo, demolito dopo il terremoto di maggio 2012

Cavezzo, 26 gennaio 2015 -

Le richieste di quattro rinvii a giudizio sono in arrivo dalla procura per quel che riguarda la vicenda del crollo di Palazzo Paltrinieri a Cavezzo. La vicenda, ormai estremamente nota, ci riporta ai giorni del terremoto 2012, quando l’edificio venne demolito, come avveniva in quei giorni per tante altre strutture colpite dal sisma nell’area del cratere. Provvedimenti presi, ovviamente, per le lesioni causate dalle scosse del terremoto. I proprietari di Palazzo Paltrinieri fecero poco dopo la demolizione un dettagliato esposto in procura, nel quale si sosteneva che la demolizione non doveva essere fatta e che negli atti qualcosa non tornava. Oggi, si viene a sapere, la procura ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone, che sarebbero l’allora sindaco di Cavezzo, Stefano Draghetti e altre tre figure dei vertici dei vigili del fuoco. Le ipotesi di reato parlano di falso ed omissione di atti d’ufficio a vario titolo. Il pubblico ministero è Luca Guerzoni.