Venerdì 26 Aprile 2024

«Le mie poesie piacciono al Papa. Mi ha mandato una pergamena»

Bruno Rabitti ha commosso Bergoglio con i suoi versi

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Modena, 1 gennaio 2015 - Quando ha affrancato la busta, indirizzandola a Papa Francesco e scrivendo semplicemente «Città del Vaticano» come indirizzo, non pensava che il Santo Padre potesse davvero tenere tra le mani il suo libro di poesie. Invece, alcuni giorni dopo, Bruno Rabitti, poeta modenese di 74 anni, ha ricevuto una pergamena dal segretario pontificio, nella quale Bergoglio lo benedice e lo ringrazia per l’omaggio.

Rabitti, ci parli del libro che ha toccato il cuore del Papa.

«E’ una raccolta di poesie dal titolo Pensieri nel tempo. Si tratta di 140 componimenti selezionati tra oltre 400 poesie scritte nell’arco di 50 anni».

Di che cosa parlano?

«Sono poesie che parlano dell’anima, dei sentimenti, alcune molto personali e che ripercorrono vecchi ricordi. Affrontano i temi della famiglia, dell’amore, della natura, argomenti cari a Bergoglio e di cui sua Santità parla spesso pubblicamente».

Come è nata la sua passione per i versi poetici?

«Fin da bambino. Alle elementari già scrivevo poesie. Nel corso della mia vita, poi, ho continuato collezionandone centinaia. Ho ottenuto un diploma e tre medaglie dalla Società del Sandrone, mi diletto a leggerle ad amici e familiari, finché non è arrivata l’opportunità di pubblicare la raccolta in un volume».

Come è riuscito a pubblicare le sue poesie?

«Ho vinto un concorso della casa editrice Europa Edizioni che lavora a livello internazionale. Hanno scelto i miei componimenti per la sezione ‘poesia’ e mi hanno dato la possibilità di pubblicarli. Come detto, ho dovuto fare una selezione tra quelle scritte nel corso di una vita intera. Ora il libro è distribuito da Feltrinelli».

Come le è venuto in mente di mandarne una copia al Papa?

«Sono andato alla fiera del libro di Roma e lì mi è venuta l’idea. Così ci ho provato. Ho messo il libro in una busta, ho scritto ‘Sua Santità Papa Francesco, Città del Vaticano - Roma’ con poche speranze che gli venisse recapitato. Invece...».

Invece?

«Dieci giorni dopo mi è arrivata una lettera con la benedizione del Papa. E’ stata una grande emozione. Ora l’ho incorniciata. Arriva dalla segreteria pontificia».

Pensa di andare a trovare il Papa, prossimamente?

«Ci penserò...».

Nella lettera recapitata a Rabitti si legge: «Sua Santità Papa Francesco ha ricevuto con riconoscenza le devote espressioni di affetto e spirituale vicinanza recentemente inviate unite e un cortese omaggio. Il sommo pontefice, che ha particolarmente gradito il premuroso gesto, auspica che la grazia e l’amore del Signore continuino ad accompagnare e ad illuminare il cammino di fede e di testimonianza cristiana e, mentre invoca la celeste protezione della Vergine Maria, di cuore invia la benedizione apostolica, pegno di ogni desiderato bene, estendendola volentieri alle persone care».

Chissà se il Papa in persona avrà telefonato al poeta modenese come ha fatto con altri fortunati fedeli. Lui non conferma... né smentisce. I bene informati dicono che il telefono di casa Rabitti ha squillato.