Degrado al Buon Pastore, il parco è diventato una selva

Le panchine si perdono nell'erba. I residenti: "I giochi dei bambini sono meta di sbandati e la sera abbiamo paura"

Modena, il parco Buon Pastore (FotoFiocchi)

Modena, il parco Buon Pastore (FotoFiocchi)

Modena, 26 aprile 2015 Risulta quasi una sorpresa nonostante, in un parco, la presenza di quell’oggetto dovrebbe essere normale. Lo stupore nasce dal fatto che ci si finisce contro senza neppure accorgersene, poichè l’erba è talmente alta da nascondere completamente la panchina anzi, più panchine. Accade all’interno del parchetto situato nei pressi del complesso i Portali, in via buon Pastore. A segnalare l’incuria e il degrado in cui versa l’area verde sono gli stessi cittadini, che da tempo, almeno dallo scorso inverno, hanno rinunciato a portarvi i propri figli, ma anche a passeggiare tra gli alberi in tranquillità.

Anche per raggiungere i giochi, infatti, è necessario attraversare una vera e propria selva e non è difficile, non potendo vedere il terriccio, imbattersi in qualche escremento animale. Paradossalmente appare molto più curato ed accessibile l’attiguo spazio di sgambamento cani, probabilmente perchè sono gli stessi animali a schiacciare il manto erboso correndo. I residenti, oltre a puntare il dito contro l’altezza dell’erba e i vari rifiuti abbandonati qua e là, fanno presente come le condizioni del parco si prestino da ottimo biglietto da visita per tossicodipendenti, sbandati e senzatetto, tanto che spesso, la notte, sono stati notati alcuni uomini dormire tranquillamente nelle casette in legno, costruite per i più piccoli e, ovviamente, raramente utilizzate dai bambini.

«Vivo qui vicino e attraverso spesso il parchetto col mio cane – ci racconta Chiara Toni – e proprio l’altra sera ho notato la presenza di uno straniero all’interno delle capannine. E’ anche pericolosa la situazione, perchè se qualche sbandato abbandona siringhe sia nei pressi dei giochi che a terra, i bambini rischiano di pungersi non potendo vedere quello che calpestano. Stavo pensando all’incuria di questo parco proprio oggi, (ieri per chi legge) poichè l’erba è sempre più alta e non capisco come mai l’Amministrazione non abbia interesse a tener curate le nostre aree verdi. Tra l’altro non mi risulta che questo sia l’unico parco ‘igorato’ dal Comune. L’altra sera – continua la donna – ho attraersato il Bonvi Parken, quello intitolato al fumettista ed ho notato, nel laghetto lurido, tantissime tartarughine boccheggianti. C’è talmente tanta melma che non capisco come possano ancora essere in vita».

Effettivamente mentre la signora ci racconta il suo disappunto per l’incuria dei parchi cittadini e per la carente sicurezza, all’interno dell’area notiamo arrivare due giovani dall’aspetto trasandato che, dopo averci scrutato, ci osservano per poi cercarsi un angolino, quello con l’erba un pò più alta, dove probabilmente hanno poi ricavato lo spazio per drogarsi indisturbati e in pieno giorno».

La stessa sensazione di abbandono la esprime una studentessa 22enne, Delia Bodenlos: «L’erba è così alta da questo inverno; speravo che quacuno passasse a sistemare, ma noto con stupore che nessuno pensa a questo angolo della città. Quando il parco è tenuto bene – continua la ragazza – è frequentato abitualmente anche da famiglie e bambini ma, viste le condizioni, nessuno ha il coraggio di addentrarsi, soprattutto la sera. Per non parlare – puntualizza la ragazza – della situazione nei fine settimana. Più volte è infatti capitato che gruppi di stranieri utilizzassero il parco per far festa e, l’indomani, tra l’erba si è trovato veramente di tutto. Personalmente ho paura a camminarci in mezzo e mi auguro che qualcuno risolva la situazione al più presto».