Pasolini 'torna' a Villa Sorra: la mostra su 'Salò'

Castelfranco, dieci sagome a grandezza naturale rievocano il dietro le quinte del film del 1975. Ti riconosci o riconosci qualcuno nelle foto? Scrivici a online@ilcarlino.net FOTO Le installazioni

Pasolini nella mostra di Villa Sorra

Pasolini nella mostra di Villa Sorra

Modena, 10 settembre 2015 – '1975, Pasolini a Villa Sorra'. E' questo il titolo della mostra-installazione (FOTO) che riporta indietro il tempo e lo congela alla primavera di quell'anno in cui l'intellettuale e regista romano firmò la sua ultima e discussisima opera 'Salò o le 120 giornate di Sodoma'.

Villa Sorra si trova a Panzano di Castelfranco Emilia, nel cuore delle campagne fra Modena e Bologna: qui, quarant’anni fa, Pasolini piantò le tende del set della sua ultima fatica dietro la macchina da presa, pochi mesi prima di essere assassinato. E qui, oggi quelle lunghe giornate scandite dai ciak rivivono grazie alla mostra inaugurata lo scorso 30 agosto e promossa dalla Fondazione Cineteca di Bologna, con il Centro studi Archivio Pasolini e l'associazione per Villa Sorra.

L'installazione, che gode anche della eco della Mostra di Venezia dove è in programma la proiezione del film restaurato, prevede la disposizione, dentro e fuori la Villa, di dieci sagome, collocate esattamente nei punti in cui furono realizzati gli scatti della fotografa Deborah Beer. Quest'ultima seguì le varie fasi delle riprese e proprio dalle sue immagini (ora conservate da Cinemazero di Pordenone) Fausto Ferri, ideatore e curatore dell’installazione, ha tratto le sagome.

Si può vedere un Pasolini assorto su una panchina del giardino romantico, oppure in piedi davanti all’ingresso mentre dà indicazioni per le riprese. E ancora, all’interno della limonaia con gruppi di ragazzi a cui spiega cosa debbano fare, mentre sull’altro lato gli attori in posa (in una ricostruzione fedelissima delle ambientazioni di allora) sembrano osservare e attendere istruzioni per il ciak.

La mostra - visitabile venerdì, sabato e domenica (dalle 15 alle 19, ingresso gratuito) - resterà aperta fino al 18 ottobre, ma gli organizzatori stanno pensando di prorogarla fino al 2 novembre, giorno in cui cade il quarantesimo anniversario della morte del regista.

Il set del film di Pasolini era ‘blindato’, eppure molti a Castelfranco lo ricordano: infatti il regista reclutò come comparse diversi giovani del luogo.

Vi riconoscete in qualcuna di queste foto? Oppure, riconoscete qualcuno? Scriveteci a online@ilcarlino.net