Lavora nel modenese, Gianni Veratti il ‘pirata’ di Altedo

Arrestato per omicidio colposo il rappresentante che ha investito e ucciso Eolo Barboni: “Ho perso la testa e sono andato via”

La bicicletta della vittima del pirata

La bicicletta della vittima del pirata

Modena, 13 settembre 2014 - «Ho perso la testa e sono andato via. Ero sconvolto». E’ quanto Gianni Veratti, il 64enne arrestato con l’accusa di aver investito e ucciso l’altro ieri sera ad Altedo, nel bolognese, un ciclista di 74 anni senza fermarsi a soccorrerlo, ha detto ieri mattina in tribunale a Bologna. L’uomo, che vive a Castello d’Argile e lavora nel modenese come agente di commercio, si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha rilasciato spontanee dichiarazioni, poi il giudice Gabriella Castore ha convalidato l’arresto disponendo, anche in considerazione di una invalidità dell’uomo, gli arresti domiciliari. Il conseguente processo è stato invece rinviato a novembre perché l’avvocato del 64enne, il modenese Peter Martinelli, ha chiesto il tempo necessario all’assicurazione per stabilire il risarcimento del danno ai familiari.

La morte di Eolo Barboni risale a giovedì sera, poco dopo le 19, non distante dalla casa dell’uomo, vedovo e pensionato, che in bicicletta faceva ritorno nella sua abitazione proveniente da Baricella. In via del Corso l’auto condotta da Gianni Veratti, che non si era accorto della due ruote, lo ha speronato violentemente e sbalzato dal sellino, e dopo una timida retromarcia, come hanno poi raccontato i testimoni ai carabinieri, è si è dileguata. Per Barboni, soccorso da residenti, 118 e vigili del fuoco, non c’è stato nulla da fare a causa di traumi in tutto il corpo, mentre la caccia al pirata è cominciata immediatamente: qualcuno aveva annotato la targa ma Veratti, che fa il rappresentante per una azienda della Bassa, non era ancora rientrato a casa. A notte fonda è stato rintracciato e ha ammesso le sue colpe, sostenendo che non pensava di aver ucciso quel ciclista. L’arresto è dunque scattato immediato, per omicidio colposo e omissione di soccorso.