Modena, 8 febbraio 2012 - Ombre sul congresso modenese del Pdl, che avrebbe dovuto eleggere coordinatore e vice coordinatore provinciale del partito, e che, causa maltempo, è slittato da sabato a data da destinarsi. Isabella Bertolini, coordinatrice in carica, svela infatti le preoccupazioni che la attanagliano da novembre relative ai nuovi tesseramenti: «Troppi, soprattutto in alcuni Comuni piccoli del modenese. Un’anomalia che ho denunciato al partito da tempo. Il dieci per cento dei nuovi iscritti è originario di paesi del Casertano che, come sappiamo, sono la culla della Camorra, oppure della Calabria», terra di ’ndrangheta. Non voglio accusare nessuno — dice la Bertolini — Non è un segreto che la provincia di Modena sia un territorio di grande interesse per i clan camorristici. E proprio dalle terre della mafia arrivano numerose persone, ho controllato i nomi uno per uno, che si sono iscritte al Pdl». Secondo la deputata, le tessere sospette sarebbero circa seicento, il dieci per cento del totale.
 

E’ quasi sicuro che il congresso si terrà,a questo punto tra le polemiche, tra tre sabati, vale a dire il 25 febbraio. Gli avversari della Bertolini minimizzano, accusandola di mettere «in giro voci sapendo di non avere le carte per vincere». La deputata sostiene di aver avvertito i vertici del partito e lo stesso Angelino Alfano, ma di non avere avuto risposte. «No — conclude — non ho fatto denuncia alle forze dell’ordine perché non sto accusando nessuno. Solo ho notato questa anomalia e ho deciso di renderla nota».
Ma come funziona il congresso? Si voterà solamente a Modena (bocciata la proposta di aggiungere altre due sedi in provincia, Castelfranco e Pavullo). La sede cittadina prescelta sarà l’Una Hotel a Baggiovara, di fronte all’ospedale Sant’Agostino-Estense. In questi giorni si sta cercando di capire quali possano essere gli equilibri delle tre forze in campo.

La fazione che rappresenta Enrico Aimi, che vede tra le sue fila il senatore Carlo Giovanardi e l’avvocato Gianpiero Samorì, che comunque preferisce rimanere dietro le quinte, ritiene di avere dalla propria parte almeno tra il 60 e il 70% dei voti. Ciò significherebbe non solo l’elezione di coordinatore e vice coordinatore, ma anche la maggioranza assoluta dei componenti del consiglio direttivo. Se le cose andassero davvero così, avremmo un Pdl modenese con Enrico Aimi coordinatore, Alessandro Lei vice coordinatore, e 22 membri del direttivo appartenenti alla lista vincitrice. Visto che il numero totale dei consiglieri è trenta, resterebbero da spartire i restanti otto consiglieri. E qui si aprirà il duello meno scontato. A giudicare dalla campagna del tesseramento, in questo momento il movimento di Michele Barcaiuolo e Rosanna Righini, appoggiati dal sindaco di Sassuolo Luca Caselli, sembra avere qualche voto in più rispetto alla bertoliniana Claudia Severi e Fabio Mucci.

Ma saranno i più di cinquemila tesserati modenesi a dare il responso dfenitivo a fine mese.
Sosterranno Barcaiuolo e Righini cinque amministratori sassolesi come Paolo Vincenzi, Biagio Antonio Santomauro, Claudio Corrado, Camilla Nizzoli e Francesco Macchioni, oltre al modenese Roberto Ricco, esponente del movimento giovanile del partito. Dalla parte di Claudia Severi e Fabio Mucci ci saranno Isabella Bertolini, Andrea Leoni, Dante Mazzi, Nino Fraulini, Alfonso Cammarata, Guglielmo Sassi , Giulio Bastai, Marisa Malavasi, Giovanni Bertoldi, Laura Galloni, Gerardo Maffei, Gian Paolo Cirelli, Marco Olivucci, Sandro Palazzi e Luciano Rosi.