Modena, 17 aprile 2014 - Rischiano una ammenda penale di cinquecento euro. Sei sindaci e una ventina di consiglieri dell’Unione Comuni Area Nord, di cui quindici Pd, due Pdl, due Lega Nord, uno Sel, hanno omesso, entro il 31 ottobre scorso, come fissava il termine di legge, di pubblicare sul sito on line dell’Unione Area Nord la propria situazione patrimoniale e reddituale e la struttura amministrativa dell’Unione sta valutando se far loro pagare l’ammenda. «I dati sono stati pubblicati in ritardo, è vero, ma adesso sono completi, ci sono tutti. Era la prima volta, non era facile», spiega il presidente dell’Unione Area Nord e sindaco di San Felice Alberto Silvestri.

Che la compilazione del reddito on line non fosse semplice è testimoniato dal fatto che l’Unione ha organizzato mini corsi formativi. A cui tutti però non hanno partecipato. E’ stato il consigliere dell’Unione Area Nord, Flavio Viani, ad accorgersi che sindaci e consiglieri erano stati ‘negligenti’ e ha presentato una interrogazione al presidente dell’Unione Area Nord, il sindaco Alberto Silvestri. Il quale, a sua volta, aveva pubblicato on line la dichiarazione in ritardo, il 4 febbraio. Solo in pochi avevano ottemperato, nel termine fissato del 31 ottobre scorso, la legge sulla trasparenza, che prevede che gli amministratori pubblici informino gli elettori del proprio reddito.

«Sono tra i ritardatari — spiega il consigliere del Pdl di Cavezzo, Stefano Venturini—ma non per colpa mia. La richiesta mi è stata inoltrata su un indirizzo di posta che non utilizzo quasi mai, ma se mi fosse stata notificata sarei stato puntuale. Quanto all’ammenda da pagare — continua —, noi consiglieri lavoriamo gratis e dover pagare anche cinquecento euro di multa per un ritardo, nel mio caso incolpevole, mi sembra tanto, però la valutazione spetta alla struttura amministrativa dell’Unione».

Il sindaco di San Possidonio, Rudi Accorsi, la butta in ridere. «Detraggano i cinquecento euro dal mio stipendio di assessore dell’Unione Area Nord. A quanto ammonta? Non esiste, lavoriamo gratis». La struttura amministrativa dell’Unione farà pagare la multa o no? Se rinuncia compie una omissione, se fa pagare genera malcontento. La legge sulla trasparenza, tuttavia, con l’obbligo di far sapere ai cittadini quanto percepisce un politico, non è stata salutata con particolare soddisfazione dai consiglieri comunali. Nel periodo antecedente il 31 ottobre 2013 sono stati almeno cinque i consiglieri che si sono dimessi per motivi personali. «Forse proprio personali non erano, ma legati al reddito», commenta bonariamente un consigliere che vuole l’anonimato.

Viviana Bruschi