Al centro della scena

Barbara Manicardi

Barbara Manicardi

Modena, 31 agosto 2014 - Con il derby Bonaccini-Richetti per la poltronissima della presidenza della Regione, Modena (che esprime anche una terza candidata, Palma Costi) torna finalmente al centro della scena politica. E non solo emiliano romagnola. Il segretario regionale (che presto si autosospenderà) e il parlamentare del Pd, diversissimi tra loro sia a livello personale che politico ma uniti dal legame con Renzi, hanno di fatto eliminato (o stanno per farlo) dalla corsa tutti i candidati espressi dalla potente area bolognese che anchequesta volta si trova così clamorosamente esclusa dal ruolo di protagonista.

Di certo, per il vincitore, sarà difficile, una volta arrivato in viale Aldo Moro, sistemare le pedine con il solito bilancino perché tutti iterritori, Modena compresa, avranno qualcosa da pretendere. Ufficialmente non sarebbe un problema da affontare adesso, ufficiosamente però le promesse elargite proprio in questa fase faranno la differenza sia nella nuova geografia del potere in Regione sia (e soprattutto) negli schieramenti, più o meno trasparenti, che si formeranno durante la campagna elettorale. E che saranno decisivi per la vittoria. Perché se è vero che Stefano Bonaccini parte favorito, è vero anche che Matteo Richetti non ci sta proprio a fare la parte del secondo e sul territorio, pur a macchia di leopardo, può vantare sicuramente solidi a ampi appoggi. E allora è tutto un vortice di telefonate, incontri che non restano mai riservati, sms e trattative estenuanti nelle segrete stanze per chiudere anche il cerchio di  futuro assetto regionale. Speriamo solo che venga premiato il merito, non la fedeltà.