Modena, 17 dicembre 2011- IL PIANO per gli insediamenti commerciali della provincia di Modena (Poic) è stato definitivamente approvato mercoledì e viene confermato per Appalto di Soliera, nell’area ex Sicem, un centro commerciale di 5mila metri quadrati di cui 2mila metri (al massimo) di superficie alimentare. Di questi, 500 metri quadrati devono provenire da trasferimento di un’altra superficie alimentare presente nei quattro comuni dell’Unione Terre d’Argine.

Dopo mesi di estenuante trattativa, la Provincia non ha ceduto di un millimetro alle pressioni di associazioni di categoria, sindacato e Legacoop, e ha concesso la possibilità al soggetto attuatore di creare una struttura commerciale mista alimentare e non che sicuramente avrà il suo peso nella rete locale esistente.
La società proprietaria dei capannoni ex Sicem, che fa capo al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi Gian Fedele Ferrari, ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione della struttura: il progetto è stato presentato in Comune a Soliera, l’intervento riguarderà il rifacimento di una parte dei vecchi capannoni che si affacciano su Strada Romana Sud.

Con l’approvazione definitiva del Poic non ci sono più vincoli alla costruzione, resta da scoprire qual è la catena che si insedierà ad Appalto. L’Esselunga di Bernando Caprotti, un concorrente molto temibile per le catene ‘nostrane’, fa sapere in via ufficiosa di non essere interessata ad insediarsi perchè non reputa la posizione appetibile in quanto in una zona di campagna. Rimangono le grandi catene già presenti sul territorio, da Coop a Conad. Questo sul versante degli accordi privati, mentre sul fronte delle associazioni di categoria c’è molta amarezza perchè si teme un tracollo del piccolo commercio e dei piccoli supermercati in tutto il territorio.
Massimo Fontanarosa di Ascom Carpi è categorico: «Sarà un bagno di sangue per il commercio sia solierese che carpigiano - dice - questa struttura porterà una pesante alterazione nell’offerta locale che sta già soffrendo moltissimo. I consumi sono fermi al palo, e dopo tanti mesi di gestazione il risultato è un Poic che non ci ascolta».

Durissima la critica nei confronti dell’assessore provinciale Daniela Sirotti Mattioli che ha definito il Poic «equilibrato e ragionevole».«Questi politici non sanno quello che dicono - replica Fontanarosa - noi vediamo tutti i giorni grandi difficoltà dei commercianti». Critica anche Confesercenti: «Hanno tolto 500 metri di alimentare, ma non abbiamo ottenuto quello che avevamo chiesto congiuntamente - dice Massimiliano Siligardi - i consumi sono in forte calo e anche i commercianti del centro storico di Carpi temono l’apertura dell’ipermercato ad Appalto».