Modena, 19 agosto 2012  - Ha patteggiato sette mesi di reclusione il titolare del laboratorio abusivo alle porte di Mirandola dove si effettuavano esperimenti su animali per testare i prodotti del biomedicale.

Lo rende noto la Lav, che parla di «un altro duro colpo per la sperimentazione animale dopo la vicenda di Green Hill». Per l'uomo è scattata la pena della reclusione a sette mesi, mentre per gli animali, più di un centinaio tra cavie, topi, conigli e criceti, è intervenuto un provvedimento di confisca.

«Un traguardo importante - commenta in una nota la Lav - gli affidatari che hanno accolto gli animali dopo la terribile scoperta, potranno diventare finalmente adottanti a pieno titolo».

Nel laboratorio clandestino, secondo la Lav, sarebbero state effettuate più di 1.300 sperimentazioni di biocompatibilità e testati 566 tipologie di prodotti medicali.

"Un reato gravissimo, sia per le sofferenze inflitte agli animali sia per l'assenza di garanzie che un laboratorio clandestino può offrire alla collettività - afferma ancora la Lav in una nota -. La sentenza è particolarmente importante, non solo perché è la prima emessa in Italia per uno stabulario del tutto illegale, ma perché conferma che tutti gli animali sono oggi oggetto della normativa penale sul maltrattamento - legge 189 del 2004 - senza distinzione alcuna, anche se oggetto di attività speciale, come in questo caso la sperimentazione animale».

Il blitz nel laboratorio nel maggio del 2011 avvenne ad opera della Finanza e delle guardie volontarie della stessa Lav. Il Gup di Modena aveva nei mesi scorsi respinto una prima proposta di patteggiamento da parte della difesa titolare del laboratorio.