Mirandola (Modena), 15 marzo 2014 - Un drone ha sorvolato, nei giorni scorsi, il Teatro Nuovo di Mirandola per realizzare una dettagliata mappatura dell’edificio. La perlustrazione servirà al recupero dell'edificio, previsto in tre anni. Il drone è salito a 50 metri e ha scattato una foto ogni due secondi. Ne ha fatte complessivamente un centinaio nel corso del suo breve ma intenso volo di tre minuti, sufficienti per eseguire il rilievo fotogrammetrico dall’alto. "Le foto saranno utilizzate per realizzare un modello tridimensionale del Teatro", ha spiegato l’ingegner Valentina Russo, che assieme a Mattia Gazzotti e Marcello Bolognesi, costituisce la squadra di liberi professionisti che ha portato il drone a Mirandola per conto dell’Università di Ingegneria di Ferrara.

Il Teatro Nuovo (costruito nel 1905 e gravemente danneggiato dal sisma del 2012) sarà riconsegnato alla città, dopo essere stato restaurato completamente. Il recupero del “Nuovo”, presentato nei giorni scorsi ad Amministrazione comunale e palchettisti proprietari del Teatro, sarà realizzato dagli architetti ferraresi Adriano Lazzari, progettista e coordinatore del progetto e Henry Gallamini, direttore dei lavori.

Il terremoto ha danneggiato gravemente platea, torre scenica, servizi, camerini e sala prove, risparmiando invece la parte che si affaccia su piazza Costituente con il foyer e il Caffè del Teatro che hanno avuto danni più lievi e sono agibili da tempo. Il progetto messo a punto dagli architetti ferraresi è frutto di un lavoro integrato, coordinato con vari soggetti, punta a ridurre sensibilmente il consumo energetico della struttura, contenendo gli sprechi e abbattendo i costi di gestione.

"Una bella sfida – spiega Adriano Lazzari – ma riteniamo che questo sia il modo per ridare a Mirandola la bellezza originaria del Teatro, rendendolo fruibile a un numero maggiore di cittadini, giovani inclusi». Si partirà rendendo il Nuovo più accessibile ai diversamente abili, con accessi idonei e la costruzione di un ascensore, ma è previsto anche un intervento sull’impianto di aerazione, troppo rumoroso. «Dovremo togliere più che aggiungere – prosegue Lazzari – visto che è stata notevolmente ridotta la capacità acustica del Teatro con disordinate aggiunte successive".