Quaglieri, doppio oro da favola: «La vittoria arriva a piccoli passi»

La nuotatrice di Nonantola si racconta dopo i successi agli Europei Junior in Ungheria. «Per me la scuola rimane al primo posto»

Tania Quaglieri, 15 anni

Tania Quaglieri, 15 anni

Modena, 12 luglio 2016 -

DOLCE e formidabile è l’estate di Tania Quaglieri, fresca vincitrice di due ori e un argento agli Europei Junior di nuoto in Ungheria. Siamo sui livelli di cinque anni fa di un certo Gregorio Paltrinieri, anzi ancora più su. «Ma io sto coi piedi per terra – dice l’atleta nonantolana, non ancora 16enne, tesserata per la Sea Sub di Modena – e sinceramente ho sempre puntato solo a migliorarmi, senza pormi altri obiettivi o sperare di competere per forza ai massimi livelli. Cerco sempre di progredire a piccoli passi, e so che spostar in alto i propri limiti diventa sempre più difficile col passare degli anni».

Le imprese in Ungheria sono state una sorpresa?

«Non proprio. Ho lavorato tanto per arrivare a questo punto. E avevo ben presente quale fosse il mio ranking europeo nelle mie gare, i 50 e 100 dorso. Ero terza e quarta tra la partenti, quindi sapevo che me la sarei giocata. Arrivare poi prima nei 100, e seconda nei 50, certamente mi ha riempito di gioia. Così come vincere anche in staffetta».

Questo exploit cambierà qualcosa nella tua vita?

«Direi proprio di no. Frequento l’istituto Guarini e per me la scuola viene al primo posto. Devo riconoscere che è difficile conciliare lo studio e lo sport a un certo livello. Ma per ora ci sono sempre riuscita. Voglio diplomarmi geometra perché poi sogno di diventare architetto. Ma ho anche un altro piano, quello di fare fisioterapia per rimanere legata al mondo dello sport. Vedremo, sono giovane e ho tempo per decidere...».

Si può diventare campioni affermati allenandosi a Modena?

«Credo di sì. Io mi trovo benissimo lavorando alle Dogali con l’allenatore Matteo Poli. Con lui c’è grande intesa, anche se a volte si fanno certe litigate... A Modena forse c’è una base tecnologica inferiore a quella di altre sedi per allenarsi, ma è grande lo spirito di squadra. Noi atleti siamo trattati tutti allo stesso modo e siamo molto uniti».

Agli Europei ti sei rivelata al top nel dorso. Abbandonerai il delfino?

«Farò di tutto per continuare anche col delfino, lo stile con cui ho iniziato a gareggiare. Certo, riuscendo bene nel dorso è scontato che punterò soprattutto su questo».

Come ha vissuto la famiglia il trionfo in Ungheria?

«Con grande gioia. I miei genitori sono i primi a sostenermi. Mi hanno sempre seguito, cercando di non mancare a nessuna gara. Loro sanno quanto fatico e mi danno sicurezza».

Cosa fa Tania nel tempo libero?

«Di tempo libero ne ho poco. Ascolto musica, mi piace tanto. Prima delle gare mi carico con dei pezzi house. Vado pazza anche per i ‘tormentoni’, quelli che durano un mese e poi iniziano già a stancare...».

Paolo Grilli