Coltello alla gola: "Fuori i soldi". Rapinato il parroco di San Biagio

Lo straniero è entrato in chiesa armato di coltello e si è fatto consegnare i soldi

Il parroco di San Biagio, Monsignor Giovanni Gherardi (foto Fiocchi)

Il parroco di San Biagio, Monsignor Giovanni Gherardi (foto Fiocchi)

Modena, 12 agosto 2014 - Non si è fatto alcuno scrupolo nonostante il luogo sacro, anzi, ha avanzato verso il religioso e con una pericolosa prepotenza gli ha mostrato il coltello, pretendendo subito il denaro. Vittima della rapina, il parroco di San Biagio, Monsignor Giovanni Gherardi. Il deplorevole episodio si è verificato ieri in tarda mattinata, appunto all’interno della chiesa, nella centralissima via Del Carmine. Mons. Gherardi si trovava in quel momento in canonica ed aveva da poco finito di dare la benedizione ai suoi fedeli. All’improvviso, alle sue spalle, si è spalancata la porta. «Dammi i soldi o ti facci del male», gli avrebbe detto il giovane bandito, probabilmente di nazionalità magrebina. Il tutto è avvenuto sotto la minaccia di un grosso coltello da cucina. Secondo il racconto del parroco, lo straniero non avrebbe avvicinato l’arma al suo corpo, brandendola invece ad alcuni centimetri dalla vittima, all’altezza del collo. Monsignor Gherardi si è reso conto immediatamente che quello che aveva d’innanzi non era certo un fedele propenso a chiedere il suo perdono, così si è affrettato ad estrarre dalla tasca il suo portafogli. Il rapinatore ha afferrato in fretta e furia il borsello, dopo di che si è dileguato a piedi, a quando pare senza essere notato dai presenti in chiesa.

«Preferisco non commentare l’accaduto», ha affermato il parroco, contattato nel pomeriggio. La sua voce risultava comprensibilmente scossa dal violento episodio, tanto che il religioso non se l’è sentita di commentare il gesto commesso dallo straniero. Ora gli agenti della questura di Modena sono sulle tracce del malvivente, che ha fatto perdere le proprie tracce con un bottino di circa duecento euro in contanti. Nel portafogli il parroco custodiva anche tutti i documenti e le carte, che sono state prontamente bloccate. Ora saranno visionate anche alcune telecamere situate in vie limitrofe. Inotre gli inquirenti hanno stilato un identikit del rapinatore, al fine di passare al setaccio ogni area della città nota per la presenza di malfattori o di stranieri con alle spalle reati contro il patrimonio o rapine. Certo è che per il parroco della frequentatissima chiesa modenese non sarà facile dimenticare l’accaduto. L’arma impugnata dal ragazzo, tra l’altro, è stata descritta dalla vittima come un coltello di grosse dimensioni che, d’ innanzi ad un suo ipotetico gesto, avrebbe potuto ferirlo gravemente. Si attende ora il riscontro dei rilievi e di eventuali tracce, lasciate dal bandito tra le panche di San Biagio.