Renzi a casa Pavarotti: "Un luogo magico". E a pranzo chiede il 'tris' di tortellini

Il premier è stato accolto da Nicoletta Mantovani, dalla piccola Alice, dal sindaco Muzzarelli e dal presidente della Regione Bonaccini FOTO La visita VIDEO Autografi, sorrisi, strette di mano

Renzi alla casa-museo Pavarotti (Fiocchi)

Renzi alla casa-museo Pavarotti (Fiocchi)

Modena, 3 maggio 2015 - Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è a Modena in visita alla casa-museo di Luciano Pavarotti (foto), in Stradello Nava, che fa parte del circuito ‘Discover Ferrari and Pavorotti land’ aperta in occasione di Expo 2015. Appena entrato nella villa di campagna del tenore, sono risonate le più celebri arie di Pavarotti: Renzi è stato accolto dalla vedova di Big Luciano, Nicoletta Mantovani, dalla piccola Alice e da un folto gruppo di autorità tra cui il sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli, e dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini

"Sono molto contento di essere qua, in un luogo per molti aspetti magico". Così Renzi, durante la sua visita. Il premier si è anche intrattenuto con un gruppo di visitatori per scambiare qualche battuta.

Renzi ha definito magica la casa nella campagna modenese "non soltanto per la cura con cui Nicoletta ha dato vita a questo spazio, particolarmente suggestivo per gli amanti della lirica, dell'opera e della storia personale di Luciano Pavarotti, ma un po' per tutti gli italiani. Credo sia stata un'ottima idea - ha detto ancora Renzi - inserire questo luogo accanto a Maranello e casa natale di Enzo Ferrari: un bel progetto del Comune di Modena, accompagnato dalla Regione Emilia Romagna". Renzi si è poi fermato a riflettere sul significato di questo luogo: "forse se ci pensiamo - ha detto - questo è un pezzo del ragionamento di queste ore, dell'Expo, dell'italianità, della bellezza del nostro Paese. Noi siamo un Paese che ha dato natali a storie straordinarie, incredibili: sicuramente Pavarotti ne è simbolo e, in qualche misura, punto di riferimento. L'idea di poter raccontare queste storie, che non appartengono soltanto al nostro passato, ma anche al presente e perché no al nostro futuro - ha concluso Renzi - è una bellissima idea".

A 'siglare' l'arrivo del premier a Modena è stato l'abbraccio col sindaco Muzzarelli: "L'arrivo di Matteo al Museo rappresenta un segnale importante di attenzione per l'Expo ma anche per tutto il sistema Modena - ha dichiarato il sindaco - questo museo rappresenta un'unicità della nostra città, ma anche di tutta l'Italia".

Entusiasta dell'arrivo del premier alla casa Museo del grande Maestro Pavarotti anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini. "Avevamo chiesto a Matteo di essere qui e lui è venuto, perchè la sua presenza è un segno di attenzione per i nostri territori. Pavarotti ha reso celebre l'Italia - afferma Bonaccini - e questo luogo ci ricorda il nostro paese vanti personalità straordinarie".Bonaccini è intervenuto anche sugli scontri di Milano, spiegando come i delinquenti che hanno agito, fortunatamente, non rispecchino il nostro paese, fatto di persone che, invece, si rimboccano le maniche. "Solo la nostra Regione è presente all'Expo con 41 prodotti tra dop e Igp ed il progetto discover Pavarotti è l'occasione per dimostrare che l'Emilia Romagna è un territorio che può garantire grande promozione turistica tra Duomo, musei e motori. Se l'Expo va bene, va bene anche l'Emilia Romagna".

Il presidente del Consiglio ha terminato la sua visita a Modena assaporando le nostre eccellenze, al meglio rappresentate dai piatti dello storico Cesare Clò, titolare dell'Europa 92 e ha mostrato un grande e unico interesse: i tortellini. Infatti il premier non ha chiesto soltanto il bis, ma anche il tris, dopo essersi accomodato al tavolo con gli altri commensali, accettando di buon grado l'invito di Nicoletta Mantovani a togliersi giacca e cravatta, al fine di godersi al meglio il momento.

Soddisfatti e onorati dell'illustre ospite Cesare e Luca Clò, che descrivono l'incontro con Matteo Renzi come qualcosa di unico e sorprendente: "E' stato simpaticissimo - afferma Luca Clò - , ha mangiato inizialmente il nostro gnocco fritto, accompagnato da culatello di zibello, prosciutto crudo di Modena, parmigiano reggiano di montagna quarantotto mesi con aceto balsamico. Dopo di che Matteo e gli altri ospiti hanno preso posto a tavola per assaporare i nostri tortellini in brodo di cappone. Ciò che ci ha rsi soddisfatti è stato il suo sguardo nel gustare i nostri tortellini fatti in casa tanto che ne ha chiesti ancora e ancora, fino a terminare con gusto il terzo piatto. Il menù è proseguito con un ottimo gelato alla crema e noci caramellate, il nostro cavallo di battaglia, il tutto innafiato dal Lambrusco Grasparossa di Manzini. A sorprenderci è stata la disponibilità totale che il premier ha mostrato con clienti e personale, coi quali ha scattato gli immancabili selfie. Carinissimo - conclude il titolare - anche con tutti i bimbi e le amiche di Alice. Una persona alla mano, il chiacchierone della tavolata, che ci ha regalato minuti di forte ironia con simpatiche battute".

Renzi ha infine salutato i commensali per partire alla volta di Bologna. La sua ultima frase è stata: "Ho capito, mangerò tortellini per tutta la vita".