Novi, riapre la Manifattura Modenense distrutta dal terremoto

Taglio del nastro e rinfresco nel capannone ricostruito. I fratelli Grulli: “Volevo far ripartire la mia azienda e ci siamo riusciti” FOTO

Il taglio del nastro

Il taglio del nastro

Novi (Modena), 3 ottobre 2015 – La mattina del 29 maggio 2012 alle 9.01 il capannone della Manifattura Modenese (FOTO), azienda produttrice di passamaneria, crollò a causa della fortissima scossa di terremoto: rimasero sotto le macerie i titolari, i fratelli Iorio e Gino Grulli, la moglie di Iorio, Anna Cattalini e alcuni dipendenti. Anna Cattalini riportò ferite gravissime, restò in coma per sei mesi fino al risveglio e alla lenta e faticosa riabilitazione.

L’azienda dei Grulli era completamente distrutta, quasi tutti i costosi macchinari erano da buttare. Ma Iorio e Gino non si sono persi d’animo, hanno continuato a produrre in un capannone di un parente a Castellarano e nel frattempo hanno ricostruito la loro azienda nello stesso posto, la frazione di Rovereto. Dopo tre anni di difficoltà, proteste pubbliche con gesti eclatanti – Iorio Grulli si incatenò sotto la Regione a Bologna – la Manifattura è stata completamente ricostruita. Questa mattina a Rovereto il taglio del nastro e il rinfresco nel capannone completamente nuovo. «Siamo riusciti a ricostruire grazie ai soldi dell’assicurazione e ai contributi della Regione – ha detto Iorio – rifarei tutto quello che ho fatto, le proteste, le lotte. Volevo far ripartire la mia azienda e ci siamo riusciti».