Dal gelato alla plafoniera regalo, tutti i rimborsi sospetti di Leoni

Inchiesta ‘Spese pazze’, nel mirino 61mila euro rendicontati dall’ex consigliere regionale

Andrea Leoni

Andrea Leoni

Modena, 4 maggio 2016 - Ecco come l’ex consigliere regionale modenese di FI-Pdl, Andrea Leoni, ha speso quei 61.200, 91 euro (soldi pubblici) che ora gli costano l’accusa, da parte della procura di Bologna, di peculato. Le carte fresche di stampa dell’avviso di conclusione indagini per l’ottava legislatura (il periodo nel mirino per Leoni è quello che va indicativamente dal gennaio 2009 al maggio 2010), firmato dai sostituti procuratori Morena Plazzi ed Antonella Scandellari, mettono in fila ogni rimborso spesa che il consigliere regionale avrebbe chiesto in modo illecito, cioè utilizzando soldi messi a disposizione del suo gruppo consiliare per spese, ritiene la magistratura, «personali». I 61mila e 200 euro vengono così suddivisi, nel reggere l’ipotesi di peculato contro l’allora esponente di centro destra: 36mila e 502 euro per il trasporto. Di questi 35.748 euro per il trasporto con auto privata e 659 di servizio taxi. La seconda voce più importante è legata agli scontrini per la ristorazione: Leoni si è fatto rimborsare nel periodo gennaio 2009-maggio 2010 13.335 euro che sono stati pagati all’interno di ristoranti, 596 euro, invece, è il costo dei caffè. Il più recente filone degli accertamenti giudiziari legati al lungo capitolo ‘Spese pazze’, e ha visto all’opera il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, vede indagati, per la stessa legislatura e riguardo all’identico periodo di tempo, altri otto consiglieri regionali di FI-Pdl. Si tratta dell’allora capogruppo Giorgio Dragotto (120mila), Fabio Filippi (94mila), Luigi Francesconi (51mila), Marco Lombardi (37mila), Antonio Nervenga (28mila), Ubaldo Salomoni (54mila), Gianni Varani (28mila) e Luigi Villani (27mila). Nell’avviso di conclusioni delle indagini preliminari, il ‘fascicolo’ Leoni si compone di quattordici pagine: si va dalle cene per gli auguri natalizi con eletti, iscritti e simpatizzanti (ad esempio quella avvenuta a Maranello da duemila euro), si passa per i 990 euro di omaggi ai rappresentati degli organi di informazione, si arriva ai 300 spesi per la stampa dei biglietti di natale. Ancora: 16 euro pagati in una nota gelateria che si trova in città e il motivo del rimborso recita ‘omaggio ad una iscritta al Pdl’. Dal gelato ai giocattoli: 48 euro spesi il 30 marzo del 2009 dall’allora consigliere regionale in un altro negozio, specializzato in prodotti per i più piccoli, hanno la giustificazione ‘regalo ad un simpatizzante del Pdl di Modena’. A Roma spende altri 17 euro per ‘spese di rappresentanza-acquisto presente (uova e colombe per feste) simpatizzanti del Pdl di Roma’. Ci sono poi alcuni caffè; sembra riconducibile a ciò, per esempio, un rimborso di due euro legato a una caffetteria modenese. Sono numerose, ancora, le ricariche telefoniche che Leoni, nelle motivazioni dei rimborsi chiesti, indica aver fatto a favore di esponenti politici locali. Ad esempio 50 euro per un giovane militante di un’associazione giovanile del Pdl, altri cinquanta per un consigliere comunale, altrettanti destinati ad un iscritto/militante. Balza agli occhi una plafoniera pagata 45,99 euro il 17 settembre del 2009 come omaggio ad un simpatizzante del Pdl. Infine le voci che giustificano spostamenti in auto affrontati per, a sua detta, iniziative che avevano a che fare con l’attività di consigliere regionale. Come, per prenderne una, il viaggio da 1.222 chilometri (sulla tratta Modena-Napoli) per il bibattito sul libro ‘La Turchia in Europa: benefici o catastrofe?’.