Ristoratore assume 5 lavoratori in nero: maxi multa da 100mila euro

Il locale rimarrà chiuso finché il titolare non pagherà la sanzione e assumerà regolarmente i dipendenti

I carabinieri davanti al ristorante dove lavoravano in nero 5 dipendenti

I carabinieri davanti al ristorante dove lavoravano in nero 5 dipendenti

Concordia (Modena), 13 gennaio 2015 - Ha assunto in nero 5 operai, per questo il titolare di un bar ristorante di Concordia sulla Secchia dovrà pagare la multa di 100mila euro emessa dai carabinieri della locale stazione e dall’Ispettorato del lavoro.

La maxi sanzione è stata comminata al termine degli accertamenti condotti in seguito a un controllo del 3 dicembre al ristorante, dove i militari avevano trovato un solo dipendente, una cameriera italiana, mentre lavorava senza regolare contratto di assunzione. Nella circostanza, il titolare dell’esercizio commerciale, un cinese, aveva ricevuto una contravvenzione di circa 3.000 euro e la chiusura dell’attività fino al pagamento della multa e la regolarizzazione del dipendente. Di fatto, aveva ottemperato alle prescrizioni, pagando il dovuto ed assumendo regolarmente il dipendente, potendo così riaprire l’attività sospesa. Tuttavia, gli accertamenti e gli approfondimenti condotti dai Carabinieri hanno permesso di acclarare che per tutto il 2014, il titolare aveva impiegato altre 5 persone in modo irregolare, tutte italiane, che di fatto gestivano a pieno titolo il locale anche perché il titolare non era quasi mai presente.

Nella stessa data era stato controllato anche un laboratorio tessile gestito da cinesi sempre a Concordia sulla Secchia, in cui erano stati sorpresi al lavoro 10 operai cinesi di cui 4 privi di un regolare contratto di assunzione. Al proprietario era stata inflitta una multa di circa 8.000 euro e l’attività sospesa finché gli operai non saranno regolarizzati e la contravvenzione pagata. Tutti i dipendenti erano risultati regolari sul territorio nazionale. Gli ambienti erano particolarmente disordinati e angusti, anche se è emerso che i lavoratori non dimorano negli stessi locali ma in appartamenti limitrofi, risultati comunque salubri.

L’attenzione rivolta dai Carabinieri al regolare svolgimento delle attività commerciali ed imprenditoriali è di alto livello, sia per salvaguardare la tutela dei diritti dei lavoratori sia per assicurare una regolare concorrenza del mercato, la cui violazione determina una distorsione nella presenza delle attività imprenditoriali, producendo maggiori vantaggi per quelle che operano in maniera sleale e penalizzando quelle più virtuose e rispettose delle normative vigenti. L’illegalità nelle attività imprenditoriali e commerciali, oltre a distorcere le regole della concorrenza, sono elementi di attrazione per altre forme di illiceità che poi si diffondono nell’ambiente circostante, inquinandolo. È necessario preservare il territorio anche da queste forme di criminalità che contribuiscono a rendere meno sicuro e tutelato il paese