Berardi, l’Inter vuole il gioiello del Sassuolo

Calciomercato. Il procuratore dell’attaccante: “Dai nerazzurri un’offerta importantissima, la valuteremo”

Sassuolo, Domenico Berardi richiesto da Juventus e Inter (Foto Fiocchi)

Sassuolo, Domenico Berardi richiesto da Juventus e Inter (Foto Fiocchi)

Sassuolo (Modena), 21 giugno 2016 - Non c’è pace per Berardi, e non c’è pace per un Sassuolo in trincea a difesa dei suoi ‘big’. Nemmeno il tempo di sottrarre Berardinho alla Juve, con buona pace della ‘recompra’ da 25 milioni che slitta al 2017, lasciando che il talentino si misuri con il primo Eurosassuolo di sempre, che l’Inter torna all’attacco.

Era stato buon profeta, Giorgio Squinzi, a blindare il Berra, qualche giorno fa, perché l’affondo interista sarebbe pronto, con sul piatto i ‘soliti’ 25 milioni e un contrattone (2,5 milioni fino al 2021) che chissà se farà vacillare l’attaccante.

Non fa vacillare, l’offertona, Squinzi («non ho intenzione di venderlo all’Inter»), ma di sicuro ‘scalda’ l’agente del giocatore, Simone Seghedoni, che racconta – a Gazzamercato – di un Inter «molto determinata che si è rifatta sotto» ma sapendo di maneggiare materiale infiammabile. «Domenico – la frenata – è in vacanza e al suo rientro faremo il punto. Ma è chiaro che la palla passa al Sassuolo: aspettiamo le mosse del club».

Un piede nella staffa nerazzurra, un piede nella staffa neroverde per Seghedoni, che ha ben presente l’attuale situazione del suo assistito – 1,1 milioni di ingaggio fino al 2019 – ma anche il suo attaccamento alla maglia neroverde ed al suo mentore Eusebio Di Francesco.

Il tormentone, cominciato con l’assalto, infruttuoso, del Milan all’attaccante e al Difra (parliamo di due mesi fa) e proseguito con le voci che davano certo – si spese anche Marotta, in questo senso – l’approdo in bianconero del ‘Berra’ continua, insomma. Anche al di là di quanto fatto filtrare nei giorni scorsi dai vertici del Sassuolo su un Berardi ancora neroverde. Perché l’Inter, all’assalto decisivo, darà corso a fine mese, dopo il cda del 28 giugno che magari produrrà anche la ‘stretta’ su Acerbi.

Il Sassuolo, che si ritrova il 26, ha un paio di giorno per blindare (o convincere) i due big senza i quali la prima stagione europea dei neroverdi non sarebbe la stessa cosa. Ed è facile prevedere che, perso Vrsaljko, il Sassuolo non si priverà di altri big, se non saranno loro a chiedere la cessione.

Un conto, del resto, era mantenere la promessa («opzione morale», la definizione è di Marotta) fatta alla Juve e privarsi di Berardinho, un altro cedere alle lusinghe nerazzurre – Berardi tiene l’Inter, ma il dettaglio non sembra rilevare – e rischiare di rompere quella sinergia con i bianconeri che fin qua non si può dire – Ziegler e Marrone a parte – abbia noucciuto né agli uomini mercato neroverdi né all’organico che gli stessi hanno, nell’ultimo biennio, messo a disposizione del Difra.