Sassuolo, è iniziata l'era di Cristian Bucchi. "Eredità pesante e stimolante"

Il nuovo allenatore prende il posto di Di Francesco: l’obiettivo è continuare a crescere. Rinnovati Magnanelli, Cannavaro, Biondini e Pegolo

Sassuolo, è iniziata l'era di Cristian Bucchi. "Eredità pesante e stimolante"

Sassuolo, è iniziata l'era di Cristian Bucchi. "Eredità pesante e stimolante"

Sassuolo (Modena), 20 giugno 2017 - «L’eredità di Di Francesco è pesante, ma molto stimolante». E Cristian Bucchi, che ieri ha parlato per la prima volta da tecnico del Sassuolo, si dice pronto a raccoglierla. «Per me – dice – è una grande opportunità, e l’obiettivo è continuare a crescere insieme ad una società che ha messo radici ad alto livello. Mi preme ringraziare anche il Perugia, lasciandomi libero di potermi giocare questa chance». Il phisique du rol c’è: eleganza sobria, eloquio efficace, entusiasmo misto a cautela per il neotecnico neroverde, che si aspetta una stagione «che affronteremo, io e i giocatori, con umiltà e consapevolezza. Oggi comincia un percorso dentro il quale metterò tutto me stesso. Il feeling con la dirigenza – dice Bucchi – è scattato quando ho capito che si trattava di una società importante, all’interno della quale si lavora come in famiglia». 

Il Sassuolo, del resto, lo seguiva da tempo, questo tecnico giovane ed emergente che la serie A l’ha ritrovata – vi esordì nel 2013, guidando il Pescara per undici gare – passando per quattro stagioni in Lega Pro che, dice, «sono state una palestra importante». A Sassuolo Bucchi porta il suo staff – il secondo Savini,il preparatore Bartoli, i collaboratori Gentili e Pavoni – ma anche una sua idea di gioco, da innestare su «un’identità che il Sassuolo ha sempre avuto, e alla quale aggiungerò qualcosa di mio senza stravolgerne le caratteristiche». Cosa aggiungerà di suo, il Bucchi che con Di Francesco condivide una solida amicizia («in questi giorni, però, non ci siamo sentiti») ma anche la vocazione al calcio offensivo però, non lo dice… E se si vede che ha una gran voglia di andare in campo, sa anche che altro incombe su un Sassuolo il cui organico, vista la fase, è necessariamente in divenire. «La valutazioni sul mercato – aggiunge – le faremo con la società, ma so che l’organico sarà all’altezza, e che potrò contare su giocatori motivati e convinti». Sullo zoccolo duro «che rappresenta già un’ottima base sulla quale lavorare, e penso a punti di riferimento come Magnanelli, Cannavaro, Biondini e altri che sono l’anima del Sassuolo». E magari anche su qualche big che (chissà) la società riuscirà a preservare dagli altrui appetiti. Come Domenico Berardi, «giocatore dalle qualità eccezionali: il mio Sassuolo? Lo immagino, spero, con Berardi, ma molto dipenderà dalle sue volontà». Riuscisse a convincere il talentino neroverde, per Bucchi sarebbe davvero il ‘primo botto’ da tecnico del Sassuolo. 

Intanto c'è stato l’annuncio del rinnovo di capitan Magnanelli, che il dirigente neroverde ufficializza nel corso della presentazione. I tifosi che avevano aderito alla catena facebook con cui si promuoveva un flashmob pro-Magnanelli,da celebrare sabato in piazza Garibaldi, il possono quindi riporre i vessilli neroverdi negli armadi, prendere il costume e andare al mare o in piscina. Il capitano del Sassuolo, il cui contratto era in scadenza, ha sottoscritto nella tarda serata di martedi un biennale che ne fa, di fatto, un neroverde a vita. La società, che ha già portato a casa i rinnovi di Cannavaro, Biondini e Pegolo – mancano Pomini e Gazzola, ma a sentire Carnevali siamo ai dettagli – incassa il sì più atteso, schiudendo anche a Magnanelli un’ipotesi per il dopocalcio, «con l’auspicio – ha detto ancora il dirigente – che la carriera del capitano sia lunghissima». Sarà lunga (almeno) altre due stagioni, e saranno le stagioni che il ‘puma’ e gran parte del tifo sassolese si aspettava fossero, ovvero con il giocatore – simbolo del Sassuolo in maglia neroverde.