S. Annapelago si trasforma nel set di un film americano / FOTO

Il regista Richard Fresca, statunitense ma originario dell'Appennino modenese, ha scelto la nostra provincia per girare il suo cortometraggio.

Le riprese del film a S. Anna e Pievepelago

Le riprese del film a S. Anna e Pievepelago

Pievepelago (Modena), 22 luglio 2017 - S. Annapelago e Pievepelago si trasformano nel set di un film. Si stanno svolgendo in queste ore, infatti, le riprese di un cortometraggio diretto dal regista e attore di Los Angeles originario del nostro Appennino (la madre di S. Anna), Richard Fresca, di 45 anni, che ha deciso di ambientare proprio quassù la sua commedia autoprodotta dal titolo ‘Per amore del formaggio’.

Le riprese hanno interessato diversi angoli di Pievepelago e S. Anna: il caseificio, l’albergo Stallone del Duca in via Roma, la fattoria didattica Capanna di Biagio, la piazza di S. Anna. Hanno partecipato alle riprese anche tantissimi residenti che hanno recitato come comparse. Il film racconta la storia di due fratelli che ereditano dal padre una piccola industria casearia che produce Parmigiano Reggiano, e che, dopo la morte del genitore, entrano in contrasto sul modo di gestirla. Due uomini uniti dal sangue ma profondamente divisi da due diversi modi di agire e pensare, due opposti atteggiamenti nei confronti della vita che vanno a creare un contrasto che si inasprisce ulteriormente quando i due fratelli si innamorano della stessa donna, interpretata da Denise Crovetti, attrice statunitense anche lei di origini pievarole, che ha curato la sceneggiatura. Nel set delle riprese, in corso in queste ore tra Pievepelago e S.Annapelago, hanno partecipato altri professionisti del cinema d’autore e del teatro statunitense: Brian Miracle, Douglas Button, Josh B. Bryan, Lucas Frebourg e Jonas Martenssen.

«Il primo messaggio che il brillante, giovane regista vuole trasmetterci è questo – racconta Michela Giannasi, consigliere comunale di Pievepelago -: spesso non ci preoccupiamo davvero di capire gli altri e i loro bisogni, semplicemente cerchiamo di farne un riflesso dei nostri. L’altro è una sottile allegoria della dualità della vita e degli esseri umani. Il gruppo di artisti si è perfettamente integrato nella realtà santannese e pievarola. La naturale ospitalità della nostra gente, unita alla bellezza del territorio, li ha completamente conquistati, tanto che l’idea di un nuovo progetto sempre ambientato in Appennino sta velocemente prendendo forma».