Modena, concerto di Vasco Rossi. "Affitto balcone con vista palco"

Il 1° luglio lo spettacolo più grande di sempre in Europa. Ed è già delirio

Anche l'indomito Blasco invecchia, ma nessuno se ne è accorto

Anche l'indomito Blasco invecchia, ma nessuno se ne è accorto

Modena, 14 febbraio 2017 - Non sarà soltanto l’evento più importante ospitato da Modena nella sua storia recente, ma lo spettacolo più grande di sempre in Europa coi suoi 200mila spettatori paganti.  Il mega-concerto per i 40 anni di carriera di Vasco Rossi in programma il prossimo 1 luglio sotto la Ghirlandina, sta facendo parlare di sé non solo per la sua maestosità organizzativa, ma per le mille sfaccettature ad esso legate: dall’imponente piano anti-caos studiato dal Comune per limitare al massimo l’impatto sulla città (il Parco Enzo Ferrari si trova a due passi dal centro) alla lotta senza quartiere contro i bagarini elettronici avviata dal Kom in persona; dal business senza precedenti con picchi di autentica follia (c’è chi mette a disposizione il terrazzo di casa per guardare il palco dall’alto) alla ricerca di parcheggi in ogni dove.    Ma andiamo con ordine, partendo dalla spasmodica corsa al biglietto della ‘Combricola del Blasco’: dopo lo strappo con Live Nation per lo scandalo ‘secondary ticketing’, la prevendita per la leggendaria festa del rocker è scattata lo scorso 27 gennaio sul circuito Viva Ticket con un innovativo sistema di tracciabilità anti-abusi. Sono bastate poche ore per stracciare il record europeo in mano a Ligabue con 183mila biglietti acquistati. Meno bene la lotta ai bagarini online, con ingressi finiti su Viagogo anche a 800 euro l’uno rispetto ai 75 originari per la Pit1 (la Siae ha già annullato un migliaio di transazioni sospette). 

Tra gli stessi supporter del cantante che si è scatenata pure l’annosa caccia al posto letto, con gli hotel cittadini già sold-out da tempo. E in questo scenario eccezionale, c’è chi fiuta l’affare di un’occasione irripetibile, a partire dai tanti modenesi che vivono vicino alla zona del concerto e stanno mettendo a disposizione le proprie case. O meglio, porzioni delle stesse. Su siti come Bakeca, infatti, non è raro incappare in proposte assurde come «vendo posto in balcone, audio perfetto: prezzo 15 euro» oppure «apro il mio giardino per camping provvisorio: costo 10 euro». Ma la domanda che tiene più banco è una sola: ce la farà una città da 180mila abitanti a sopportare un afflusso oceanico di 200mila persone?    Messi in conti gli inevitabili (ed enormi) disagi, il Comune ha già fatto sapere che nessun tipo di mezzo potrà raggiungere l’area del Parco Ferrari in un raggio di 4 chilometri. Tutti i fan, insomma, saranno costretti a lasciare i veicoli in periferia, facendosi 3-4 chilometri a piedi (non sono previste navette). Ci sarà spazio per tutti? La risposta è ‘no’. L’amministrazione ha allora pensato ad una mossa a sorpresa , mai vista altrove, con una ricaduta anche sull’indotto sociale. Per individuare tra i 20 e i 30mila posteggi aggiuntivi, infatti, il Comune lancerà due bandi ad hoc (con risorse messe sul piatto dall’organizzazione del concerto) per individuare associazioni del terzo settore disposte a gestire le aree in questione in cambio di un ricavato per finanziare le loro attività. Indennizzi saranno previsti anche per i privati che concederanno i propri terreni con una capienza minima di 250 posti.