I sogni di Marco Filadelfia, l'emergente re dei social network

Diciotto anni e centinaia di migliaia di fan per i suoi video e la sua musica: "Provo a realizzarli a colpi di ‘like’"

Marco Filadelfia

Marco Filadelfia

Modena, 2 luglio 2015 - Marco Filadelfia è «un diciottenne modenese che prova a realizzare i propri sogni». Che c’è di speciale? Molto. A partire dai seguaci delle sue due pagine Facebook: 142mila per ‘Much’ e 160mila per la personale, in cui si definisce – visto che è impossibile, per ora, catalogarlo – ‘personaggio pubblico’. Carica filmati su ciò che pensa, in migliaia li commentano e ogni tanto la realtà virtuale si materializza. «Non ho modelli né un talento speciale, ma mi impegno costantemente in ciò che mi piace».

Marco, quando è cominciata l’ascesa?

«Circa due anni fa. Un primo video fu caricato quasi per sbaglio da un amico. In un altro raccontavo l’umore dei ragazzi a fine scuola: i ‘mi piace’ furono 60mila! Adesso sto imparando a produrne di più seri, con sceneggiature e attori. Ringrazio per questo Lorenzo Paglia e Marco Palladino».

Nell’autunno scorso sei stato in tv a ‘Tu Si Que Vales’.

«Mi arrivò una chiamata inaspettata dalla redazione (mi avevano conosciuto su internet). Pensai a uno scherzo, anche perché mi dissero di presentarmi a Roma… il giorno seguente! Credo di aver sostituito un altro concorrente all’ultimo minuto».

Iniziano così tutte le grandi carriere.

«Scrissi un testo sulla scuola mentre ero in treno e lo lessi velocissimamente davanti ai giurati. Passai alle finali, ma poi, anche stavolta il giorno prima, mi dissero che ero stato sorteggiato ed escluso. È come su internet, tutto o niente: magari un giorno sei seguitissimo e quello dopo no».

A inizio giugno è uscito ‘Ricordi’, il tuo primo singolo, cantato con Sabrina Sotgiu.

«La musica mi è sempre piaciuta, ma non pensavo sarei riuscito a cantare. Sentivo il bisogno di sfogarmi, e così è nata una canzone molto personale, sul divorzio, già oltre le 200mila visualizzazioni. Un anno fa ho anche registrato il logo per cover MMF Design».

Il 6 giugno era il tuo compleanno. Una festa tra intimi?

«Ho organizzato un evento in piscina, a Sassuolo. C’erano circa milletrecento persone! Sono venute ragazze da tutta Italia, che nemmeno sapevano dove avrebbero dormito la notte! È stato il regalo più bello».

E la tua, di ragazza?

«In realtà sono da solo: morosa cercasi!».

Non senti una grossa responsabilità ad essere così popolare?

«La sento eccome! Penso e ripenso ogni volta a cosa pubblicare, perché ogni scherzo, specie su temi come droga o autolesionismo, potrebbe degenerare. Ricevo tanti messaggi di persone che si confidano apertamente perché mi vedono come un punto di riferimento, e spesso è difficile sapere cosa replicare».

Alla tua età non si dovrebbero avere più domande che risposte?

Come in una verifica, bisogna scegliere se fermarsi alle domande. Ogni cosa mi dà spunti di riflessione: così, decido di informarmi e di trovare le soluzioni».

Veniamo ai tuoi temi preferiti: scuola.

«Premesso che al Venturi vado bene, credo sia a volte sottovalutata perché lei stessa si fa sottovalutare».

Amore.

«Ho amato tanto e tutti possono farlo. A volte i genitori non ci capiscono, ma il vero amore è proprio adesso, quando ancora non pensiamo ai problemi».

Adolescenza.

«Come mi disse Maria De Filippi, è un periodo fantastico. Possiamo crescere sbagliando, e rendercene conto. Entro certi limiti, ogni errore si può riparare!»

Sei in partenza per Miami.

«Vi passerò i prossimi tre mesi: vado a vedere l’America e imparare l’inglese… Ma non smetterò di farmi sentire!».