Modena, 16 giugno 2013 - LA PARTITA era già stata probabilmente persa in partenza. Affidandoci ad una metafora calcistica, restavano da disputare una decina di minuti circa e Modena se li è giocati proprio male. Un bel danno di immagine per la nostra città perdere il Sassuolo. Una sentenza, va detto, già scritta da tempo, visto che a dicembre 2012 il Carlino, nel servizio di Davide Setti, ipotizzava un trasloco del genere. Mancano le motivazioni, ma a questo punto non cambieranno la storia di una vicenda che si è trascinata nelle ultime settimane non tanto per le incertezze del patron Giorgio Squinzi, quanto perchè c’erano da definire quelle cifre che dimostrano quanto siano state irrisorie le motivazioni addotte da piazza Grande per tenersi il Sassuolo.

 

Il gruppo Mapei ha scelto Reggio Emilia per una operazione prima di tutto imprenditoriale. Qui non avrebbe mai potuto acquistare il Braglia. Oltre il Secchia c’era da risolvere il problema stadio e hanno mandato in campo dei ‘bomber’ veri, Prodi e il ministro Del Rio, per trovare quella soluzione che solo Squinzi avrebbe potuto trovare.

 

E i gol sono arrivati. Modena è stata spettatrice di questa operazione, chiusa in difesa. Il timido tentativo di un mese fa del sindaco Pighi e di Marino è sembrato fuori tempo, quasi imbarazzante, per il semplice fatto che il Sassuolo aveva già deciso. C’era da intervenire prima, sei mesi fa, ma con lo stesso Squinzi, con chi davvero conta nelle scelte del club neroverde. E invece, anche con un po’ di presunzione, hanno fatto finta di niente, smarrendosi in inutili proclami. Meno criticabile il Modena che da gestore dello stadio ha fatto i propri interessi chiedendo d’affitto ciò che il Sassuolo andrà a pagare a Reggio per il suo primo anno di serie A, 450 mila euro.

 

E a proposito di immagine (e di interessi economici) da salvaguardare, la nostra città, che per ricevere il titolo di ‘città europea dello sport’ ha speso 120 mila euro (coperti dagli sponsor), a gennaio aveva perso anche l’A1 femminile di pallavolo (buco da 70 mila euro per affitti non pagati al palasport) poi rimediata dal ritorno di Liu-Jo, mentre l’amministrazione non ha fatto nulla per salvare il volley maschile di A1 rimasto in piedi grazie ai privati. Insomma, sul piano delle iniziative per lo sport di vertice, l’amministrazione comunale farebbe bene a rivedere le proprie strategie. Tenendo conto anche del fatto che adesso si apre la non facile partita del Modena calcio che vuole rinegoziare la cifra del mutuo del Braglia e chiede un campo per potersi allenare.

 

di Paolo Reggianini