Modena, 19 luglio 2011- La Fiab (federazione italiana amici delle biciclette) non ci sta. Il presidente dell’associazione, Giuseppe Amorelli, è stato denunciato dalla guardia di finanza per istigazione a disubbidire alle leggi dopo la manifestazione del 19 marzo scorso, quando un gruppo di ciclisti sfidò il divieto e percorse alcune vie del centro contromano.  «Quel giorno la Fiab aveva organizzato un’azione, autorizzata dalla questura ed accompagnata dai vigili urbani, per dimostrare l’assoluta compatibilità e sicurezza del transito delle biciclette nei due sensi di marcia lungo le principali strade del centro storico cittadino — scrive il consiglio direttivo Fiab — Il presidente Amorelli, noto in città per il proprio impegno sociale per l’ambiente, la non violenza e la convivenza civile, guidava l’iniziativa che cercava di porre fine, legalmente, allo stillicidio di multe ai ciclisti che transitano in centro storico in entrambi i sensi di marcia. La Fiab promuove infatti, anche a livello nazionale, l’uso della bicicletta nelle aree densamente abitate e nei centri storici, per il modesto ingombro e l’assenza di emissioni inquinanti e chiede alle amministrazioni locali provvedimenti coordinati per facilitarne l’uso. In conformità al codice della strada — specifica — si è chiesto formalmente al Comune di modificare la circolazione per acconsentire alle biciclette di transitare in entrambi i sensi di marcia nelle principali strade di accesso al centro storico, come via Selmi e via Canalino, limitando ad un solo senso quello delle auto, per evidenti problemi di spazio.

E’ quanto già avviene in alcune strade, come quella che fiancheggia piazza Matteotti, dove ad alcuni mezzi è consentito, con tanto di segnaletica, il transito in entrambi i sensi. Da marzo sono passati omai quattro mesi e i ciclisti non sanno ancora come accedere al centro senza fare giri viziosi e senza rischiare sanzioni. Le Forze dell’ordine continuano a sanzionare i ciclisti, non contrastando con altrettanta efficacia il dilagare impressionante dei furti di biciclette e il relativo mondo della ricettazione. Il Comune si disinteressa al problema, non modificando l’attuale circolazione stradale, lasciando ai ciclisti l’amara scelta. E pensare che la promozione dell’uso della bicicletta era la priorità dichiarata del piano della mobilità dell’assessore Sitta», affonda la Fiab che conclude: «Mentre assicurerà al presidente Amorelli l’assistenza legale necessaria, la Fiab modenese studierà altre azioni dimostrative per consentire la piena accessibilità del centro storico da parte dei ciclisti.

Fa ironia, invece, Raffaele Ganzerli, portavoce ‘Movimento 5 Stelle Modena’: «Ben vengano le ammende a quei ‘sovversivi’ che con le loro ingombranti due ruote osano sfidare i sensi unici del centro che invece dovrebbe essere a piena disposizione dei Suv — scrive in aperta polemica sostenendo i cilisti — Accogliamo quindi con soddisfazione la notizia che a Modena la guardia di finanza ha denunciato il presidente della Fiab. Concordiamo che atti del genere che istigano alla mobilità non inquinante debbano essere perseguiti con