Modena, 15 maggio 2012 - E’ una finale, almeno per il Sassuolo che ha un solo risultato a disposizione, ma ci piace pensarla tale anche per un Torino obbligato a non perderla.
E’ partita secca,
quella che il Sassuolo gioca stasera all’Olimpico di Torino, che mette nelle mani dell’undici di Pea i destini di un’intersa stagione: se vinta vale con tutta probabilità la promozione diretta in A, se persa o pareggiata vale l’ accesso – peraltro già matematico da un paio di gare – al secondo playoff della storia del Sassuolo di serie B. Non che ci sia altro da aggiungere, alla vigilia di un Torino-Sassuolo vietato ai deboli di cuore, almeno se i cuori che battono sono neroverdi.


Proprio nella sua stagione migliore di sempre, il Sassuolo trova di fronte a se la strettoia più complicata da imboccare per cercare quella promozione diretta per la quale è in lotta da inizio stagione a dispetto di programmi estivi che rendono già di per sé la stagione eccezionale ma oggi, dieci mesi e 74 punti dopo, non ricorda più nessuno. Dall’Olimpico, e nessuno se lo nasconde, passa qualcosa di più che non il solito scontro diretto diretto e basta dare un’occhiata alla classifica per rendersene conto. E, perché no, ad un calendario che suggerirebbe nel Torino l’ultimo ostacolo tra il Sassuolo e un sogno da giocarsi in una notte. Arriveranno altre chanches più avanti, è vero, sotto forma di playoff, ma vuoi mettere?


QUI TORINO. Rientrano Vives e Parisi, restano al palo, oltre a Glick – al suo posto Di Cesare – anche Pasquato e Stevanovic. Più Surraco che Guberti a supporto di Antenucci e Bianchi di punta dentro un 4-3-3 che dovrebbe relegare in panchina sia Sgrigna che Meggiorini, sacrificandone gli estri al dinamismo di Basha.
 

QUI SASSUOLO. Quattro assenti e venti convocati: Pea porta all’Olimpico tutti i giocatori disponibili ma il Sassuolo anti-Torino non dovrebbe differire troppo da quallo che ha pareggiato a Livorno.
Turnover fisiologico, a destra della mediana, tra Gazzola che rientro e Consolini che fa posto al laterale ex Ascoli e unica possibile variante prevista in Missiroli, possibile punta di complemento accanto a Sansone, con un centrocampista in più, ovvero Valeri, a fronteggiare l’urto granata, ma più probabilmente dentro un centrocampo a cinque a supporto dello stesso Sansone e di Boakye, in odore di staffetta con Troianiello.
 

Stefano Fogliani