Parma, 6 ottobre 2013 -  Un’altra sconfitta per il Sassuolo, che al Tardini la combina grossissima (guarda le foto). Rimonta sul finire del primo tempo il primo vantaggio dei padroni di casa, cui tuttavia la squadra di Di Francesco dà strada nella ripresa, senza avvantaggiarsi di metà gara giocata con l’uomo in più. Molto merito a Cassano – un gol e due assist – ma altrettanto demerito al Sassuolo, che recrimina su un palo colto da Floro Flores, ma sbaglia in modo imperdonabile l’ultima mezzora della ripresa, con errori difensivi e distrazioni che né il Parma né Cassano perdonano, trasformando una gara a lungo in equilibrio in una passerella per i ducali. Il Sassuolo, invece, resta ultimo e finisce dietro la lavagna, prigioniero di difficoltà scritte nei numeri, ovvero cinque sconfitte e 21 gol al passivo.

Nulla di presagibile, soprattutto alla luce di un primo tempo dove sono gli errori a spaccare un match che né Parma né Sassuolo vogliono sbagliare. Sono gli eccessi di sicurezza, infatti, a schiodare equilibri imbullonati attorno a due schemi speculari. Tale, infatti, va considerato il pallone perso da Acerbi con il quale Cassano imbecca Palladino per il vantaggio del Parma, e non meno marchiano è l’errore di Gobbi.

Un retropassaggio troppo corto che sembra riscrivere la partita perché De Marco, che aveva glissato sul contatto tra Mirante e Berardi, viene convinto a rivedere la sua decisione dall’arbitro di porta Nasca ed espelle Mirante non senza mandare sul dischetto, per l’uno a uno, lo stesso Berardi. Prima dei gol solo schermaglie, con Palladino per il Parma (6’) e Missiroli per il Sassuolo (29’) che non hanno fortuna né precisione, e dopo il pareggio del Sassuolo altra partita, solo apparentemente dettata dall’inferiorità numerica degli uomini di Donadoni.

Se nel primo tempo, senza che il Sassuolo la subisse troppo, era stato il Parma a fare la gara – con esterni altissimi ad abbassare Schelotto e Ziegler – nella ripresa ti aspetteresti più Sassuolo. I neroverdi sembrano crederci, accendono Zaza (8’ e 10’ st) e danno spessore all’attacco con Floro Flores, che centra il palo appena entrato.

Osa, il Sassuolo, anche perché quello del Parma diventa un 4-4-1, ma è in realtà la trappola in cui la squadra di Di Francesco si infila scoprendosi. Non c’è il cieco furore con il quale i neroverdi si sarebbero consegnati agli avversari solo un mese fa, ma ci sono una serie di errori ed approssimazioni che si trasformano in peccati capitali al cospetto della massima serie. Dove gira gente tipo Cassano, al cui genio il Sassuolo paga dazio uscendo in poco più di 5’ da un match che sembrava poter vincere e invece straperde. E’ il 25’ s.t. quando Cassano innesca Rosi per l’inzuccata del 2-1 e pochi minuti dopo è ancora lui a prendersi palcoscenico e partita con il gol del 3-1che toglie dal match anche il poco Sassuolo rimasto. Aggrappato all’orgoglio nell’impegnare ancora un paio di volte, senza farlo capitolare, Bajza, ma fatalmente alla deriva e anche senza bandiera, complice l’espulsione di Magnanelli che al 42’ s.t. ristabilisce la parità numerica.

Stefano Fogliani

 

Il tabellino

Parma-Sassuolo 3-1 (1-1)
Parma (3-5-2): Mirante, Cassani, Lucarelli, Felipe, Biabiany (17’ pt Rosi), Gargano, Valdes (36’ st Acquah), Parolo, Gobbi, Cassano, Palladino (50’ pt Bajza) All. Donadoni.
Sassuolo (3-5-2): Pegolo, Marzorati, Bianco, Acerbi, Schelotto (32’ st Alexe), Kurtic (27’ st Laribi), Magnanelli, Missiroli (16’ st Floro Flores), Ziegler, Zaza, Berardi. All. Di Francesco.
Arbitro: De Marco di Chiavari 6.
Reti: Nel pt: 32’ Palladino, 50’ Berardi (rigore); nel st: 25’ Rosi, 31’ Cassano Angoli: 6 a 3 per il Sassuolo.
Recupero: 5’ e 3’.
Espulsi: Al 48’ pt Mirante per fallo da ultimo uomo e al 43’ st Magnanelli per doppia ammonizione.
Ammoniti: Berardi, Rosi e Kurtic per gioco scorretto, Lucarelli per proteste.