Sassuolo, 14 aprile 2014 - La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, presieduta da Luigi Fumagalli, ha accolto la richiesta di archiviazione dell’Ufficio di Procura Antidoping in relazione al caso Acerbi.

Lo rende noto una nota del Coni secondo cui il difensore del Sassuolo ‘’non e’ responsabile di alcuna violazione della normativa antidoping’’.

E’ stato quindi annullato il provvedimento cautelare del 13 dicembre quando il Tribunale antidoping, dietro richiesta della procura aveva bloccato il giocatore.

Il problema era nato dalla positivita’ alla gondadotropina corionica riscontrata a dicembre in un test anti-doping prima della partita contro il Cagliari. Ma la positivita’ era stata causata dalla recrudescenza del tumore che ora il calciatore sta curando.

"Giustizia e’ fatta - ha commentato Mattia Grassani, avvocato del calciatore -: adesso Acerbi si puo’ concentrare esclusivamente alle cure mediche per guarire al piu’ presto dalla sua malattia’’.