Caliendo chiede scusa ai tifosi del Modena / VIDEO

A ventiquattro ore dalla contestazione durante il derby con la Reggiana il patron ha tenuto una conferenza stampa

Il patron del Modena Antonio Caliendo ha aprlato dopo la contestazione dei tifosi di ieri pomeriggioIl patron del Modena Antonio Caliendo ha aprlato dopo la contestazione dei tifosi di ieri pomeriggio

Il patron del Modena Antonio Caliendo ha aprlato dopo la contestazione dei tifosi di ieri pomeriggioIl patron del Modena Antonio Caliendo ha aprlato dopo la contestazione dei tifosi di ieri pomeriggio

Modena, 2 novembre 2016 - Non sono passate nemmeno ventiquattro ore dalla dura contestazione della tifoseria del Modena nei confronti del patron Antonio Caliendo durante il derby di coppa contro la Reggiana, che questo pomeriggio il numero uno del club di viale Monte Kosica ha tenuto una conferenza stampa in quel dello stadio Braglia: «Accetto la contestazione della tifoseria - spiega il patron - riflettendo mi sono messo nei loro panni e anche io mi sarei vergognato a vedere la mia squadra perdere un derby in casa per 3-0, ma sulla mia onestà nessuno può avere dei dubbi. Anche se queste manifestazioni mi dispiacciono, soprattutto dal punto di vista umano, le accetto e mi sento anche in dovere di chiedere scusa ai tifosi, anche perchè c’è gente che vive per questi colori e che ovviamente vuole vedere dei risultati». IL VIDEO

Una contestazione, figlia anche dei risultati deludenti di questo inizio di stagione: «Ieri sera ho fatto una riunione di 3 ore con il mister, il direttore sportivo e il team manager per il fare il punto della situazione - continua Caliendo - e siamo già pronti e preaparati per intervenire nella prossima sessione di mercato, anche se non va dimenticato che abbiamo fuori ben 9 giocatori per infortunio e sono convinto che con loro a disposizione il nostro campionato sarebbe stato diverso».

Nel corso della conferenza Caliendo ha parlato anche dell’ipotesi di cedere la società: «Io non sono venuto a Modena per arricchirmi e ad oggi ho speso ben 7 milioni del patrimonio della mia famiglia. Gli unici ad aver messo dei soldi in questa squadra siamo stati io e Amadei e mi dispiace di non aver dato quelolo che mi sentivo di poter dare. Non ho mai detto che voglio rimanere a Modena, ma non voglio nemmeno lasciare da sconfitto e lascerò solamente quando si presenterà una persona interessata al bene del Modena. Io mi sono sempre mosso e ho lanciato tantissimi messaggi a Confindustria, professionisti ed industriali del territorio, ma finora ci sono state solamente tante parole e nessun fatto. Non ho mai chiuso a nessuno la porta in merito a un’eventuale cessione del Modena ed è stato l’amore per questa città a portarmi dentro a una situazione che non mi sarei mai aspettato; io sono qui perchè sono una persona che mantiene gli impegni presi».