Castelvetro calcio, accuse al Comune: «Non ha mantenuto le promesse»

Grampassi: «I tre mesi al Braglia saranno una spesa non indifferente. Saremo costretti ad emigrare». Dondarini lascia

Cozzolino e Greco esultano dopo il gol a Colle Val d’Elsa

Cozzolino e Greco esultano dopo il gol a Colle Val d’Elsa

Castelvetro (Modena), 6 settembre 2016 - Subito Beppe al quadrato. Cozzolino e Greco, le due firme del colpo del Castelvetro sul campo della Colligiana. Uno squillo da «big» per la matricola, alla prima storica gara in serie D. Evidentemente chi l’aveva indicata fra le possibili protagoniste non si era sbagliato. «Ma io invece dico che siamo a -37 dalla salvezza – spiega il patron Enrico Grampassi – e che sarebbe un errore madornale pensarla diversamente. Questo campionato è ancora una novità assoluta per noi, meglio volare bassi. Ciò non toglie che il 2-0 ha stupito anche me. Sono all’estero per lavoro e ho seguito la gara coi racconti via internet, rivedendo sul web le azioni salienti. Penso che la vittoria alla fine sia meritata, abbiamo colto un palo per parte, ma noi siamo stati più cinici di loro».

Domenica col Lentigione ci sarà il debutto casalingo al «Braglia», poco più di 12 ore dopo Modena-Maceratese. E se il terreno è quello visto domenica col Carpi... «Mi hanno detto che il campo non è bello – prosegue il patron – ma per noi sarà comunque un onore giocare al «Braglia», per di più ospitando Romano Amadei, imprenditore e uomo di calcio che stimo molto. Per l’ospitalità a Modena ringrazio ancora Comune e Modena Fc, altrimenti avremmo dovuto giocare nel parcheggio del nostro stadio se aspettavamo la nostra amministrazione...».

E Grampassi non la manda a dire al sindaco castelvetrese Franceschini. «Qualcuno là in alto in estate si era riempito la bocca di grandi promesse – ribadisce – che non sono state mantenute, tanto che ad inizio agosto non erano stati mandati ancora nemmeno i tecnici a fare i rilievi per l’adeguamento alla D del nostro impianto. Evidentemente non c’è buon feeling fra l’amministrazione di Castelvetro e la mia famiglia, visto che anche con l’azienda siamo dovuti emigrare.

Temo che di questo passo dovremo fare lo stesso col calcio. Intanto questi tre mesi al «Braglia» saranno un esborso economico non indifferente, più di quelli per una punta da 20 gol... E se a dicembre il nostro campo non fosse ancora pronto, come penso, col Modena che giocherà alla domenica saremmo nei guai, visto che in D non puoi sempre chiedere di anticipare al sabato. Magari andremo a Savignano, da dove tutto è cominciato. Dondarini? Confermo che non fa più parte della nostra società. Ha deciso di non andare avanti con questa collaborazione e ne abbiamo preso atto».