Modena, 17 aprile 2013 - Questa mattina a Roma presso la sede dell’Enit-l’Agenzia Nazionale del Turismo, alla presenza del Presidente dell’Enit Pier Luigi Celli e del direttore generale Andrea Babbi, insieme a Mauro Tedeschini e Adriana Zini, presidente e direttore del museo, hanno presentato la nuova mostra del Museo casa Enzo Ferrari “Grand Prix: le Monoposto del Campionato di Formula 1”. L’allestimento, curato da Giovanni Perfetti e dedicato alle monoposto tra il 1950 e il 1994,  racconta 40 anni di Formula 1: 17 macchine da corsa che hanno fatto la storia dell’automobilismo moderno, contendendosi i più grandi primati di velocità di quegli anni, saranno in mostra dal 3 maggio al Museo casa Enzo Ferrari di Modena.

“L’Italia deve aver il coraggio di investire di più nella cultura”- ha sottolineato il Presidente dell’ENIT, Pier Luigi Celli, - prendendo esempio dalle doti simbolo di Enzo Ferrari: innovazione ed iniziativa. Celli ha fatto poi riferimento al Piano Strategico del Turismo ed alle sue 61 azioni a lungo termine finalizzate a coinvolgere e sostenere tutti gli operatori del settore per incitare il nostro Paese al cambiamento e alla reazione.”

Il nuovo museo di Modena, costruito di fronte alla casa natale di Enzo Ferrari e inaugurato nel marzo 2012 ha fatto registrare  nel suo primo anno di attività oltre 77 mila visitatori di cui il 70% stranieri provenienti da oltre 48 paesi europei e del mondo (UK, Francia, Rep. Ceca, Brasile, Usa, Spagna, Albania, Belgio, Danimarca, Irlanda, Israele, Germania, Polonia, Svizzera, Argentina, Nuova Zelanda, Olanda, Austria, Canada, Malta, Romania, Finlandia, Grecia, Russia, Svezia, Turchia, Ungheria, Venezuela). Con questi numeri il Museo casa Enzo Ferrari diventa uno dei protagonisti del sistema museale italiano: raccontando il mondo dei motori, attraverso l’esposizione di automobili storiche come opere d’arte e attraverso la promozione del territorio e della Motor Valley italiana.

“I musei come il MEF crescono nel tempo, hanno bisogno del passaparola e di collezioni che si rinnovino continuamente per garantire il ritorno dei flussi turistici. 77.000 visitatori sono un risultato estremamente positivo che dimostra l’importanza di fare cultura e sistema con il territorio.” commenta Guido Guerzoni docente di economia della cultura all’Università Bocconi “In Italia solo 120 musei su 6400 superano i 100.000 visitatori all’anno, è pertanto necessario dare tempo a qualunque realtà museale di sviluppare i propri progetti nell’arco di almeno 5 anni per poter  fare un primo bilancio.”

Maurizio Melucci, assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, ha ricordato come grazie alla collaborazione del Museo, dell’APT Emilia Romagna e degli operatori turistici modenesi, si sia raggiunto un risultato così importante. “Più di 77.000 visitatori in un anno, hanno contribuito a fare del Museo casa Enzo Ferrari un vero e proprio prodotto turistico, in grado di promuovere il Made in Italy all’estero”


Protagoniste della mostra “Grand Prix: le monoposto del campionato di Formula 1”, saranno le 17 automobili che faranno riecheggiare il rombo dei motori delle gare di formula 1 e saranno esposte fino a fine ottobre 2013. Vere e proprie leggende che hanno entusiasmato migliaia di appassionati, come l’Alfa Romeo 159, la Mercedes W196 e la Ferrari Lancia D50 di Juan Manuel Fangio, alla guida delle quali si è aggiudicato il titolo di campione del mondo. La Ferrari 312T del mondiale 1975 di Niki Lauda, la Porsche 804 di Dan Gurney, la Ligier di Jacques Lafitte e la Williams del grande pilota brasiliano Ayrton Senna, la McLaren MP 4/4 che si aggiudicò nel 1988 15 gran premi su 16.

E ancora l’indimenticabile sfida del GP di Francia a Digione del 1979 che ha visto contrapporsi René Arnoux e Gilles Villeneuve, i più grandi piloti del momento. Le loro Renault R11 e Ferrari 312 T4 si sfidarono nell’incredibile duello che li vide lottare fino all’ultima curva per il secondo posto sorpassi, contatti ripetuti per un finale al cardiopalma che segnarono la gara, entrata di diritto tra le più memorabili pagine di Formula 1.

Ospiti dell’Enit la Ferrari 312 T4, la prima monoposto a “effetto suolo”, guidata da Gilles Villeneuve nel 1979 e la Williams FW15D con cui Alain Prost nel 1993 vinse il Mondiale aggiudicandosi sette delle ultime dieci gare, hanno fatto da anteprima della mostra.
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Un percorso espositivo d’eccezione che mette in scena l’evoluzione della specie, dove si coglie la stretta relazione fra prestazioni, sicurezza e innovazione: tutte le automobili nel loro insieme mostrano una dicotomia di perfezione tecnologica e valenza estetica improntate all’efficienza.

Ogni vettura da competizione è stata selezionata fra quelle che, nell’arco di quasi cinquant’anni, hanno sperimentato innovazioni e accorgimenti tecnici che hanno influenzato il raggiungimento delle massime prestazioni meccaniche e aerodinamiche con la conseguente evoluzione delle forme.

La rassegna espositiva sarà caratterizzata da un’assoluta novità, un “effetto sorpresa”: la presenza di nuove vetture che si avvicenderanno per tutto il corso della mostra secondo una rotazione a tema, per integrare in modo dinamico i contenuti dell’esibizione, dando modo ai cultori di questo sport di apprezzare le fasi di sviluppo delle monoposto protagoniste del massimo campionato automobilistico. Durante la mostra il percorso espositivo sarà arricchito da un’offerta molto particolare: vi sarà una World Champion Line che collegherà l’esposizione di oltre 50 caschi di piloti campioni del mondo, saranno inoltre presenti anche oggetti protagonisti del mondo delle corse come alettoni, musetti, tute di gara, volanti e motori.


La mostra è stata realizzata col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ed è stata presentata a Roma da Pierluigi Celli e Andrea Babbi, Presidente e Direttore generale dell’ENIT, insieme a Mauro Tedeschini e Adriana Zini, Presidente e Direttore del Museo.