Azimut, il dopo Piazza riparte da Monza

Gialloblù in campo domani per il primo match successivo al cambio di tecnico. Sartoretti: «Mi aspetto un’assunzione di responsabilità da parte di tutti»

Tempo di riscatto per i ragazzi dell’Azimut Modena dopo il ko di domenica in casa di Verona

Tempo di riscatto per i ragazzi dell’Azimut Modena dopo il ko di domenica in casa di Verona

Modena, 7 febbraio 2017 - A 24 ore di distanza dalla rescissione consensuale con Roberto Piazza, è tempo di vigilia per l’Azimut Modena che domani sera sarà impegnata nella sfida contro i brianzoli della Gi Group Monza, squadra che all’andata aveva portato a casa un risultato a sopresa tra le mura del PalaPanini.

A guidare Ngapet e compagni ci sarà coach Tubertini e a presentare questa sfida è stato il dg gialloblàù Andrea Sartoretti, che ha aprlato dell’addio di Piazza: «E’ stata una decisione difficile - commenta - come ha detto ieri il presidente nel comunicato che abbiamo inviato. Bisogna ripartire subito dalla gara di domani con la massima convinzione e la concentrazione, consapevoli che la stagione è ancora lunga e ci sono obiettivi da conquistare. Mi aspetto un’assunzione di responsabilità da parte di tutti a partire dal match con Monza».

In panchina ci sarà Lorenzo Tubertini in panchina, un allenatore che conosce bene la squadra: «Abbiamo piena fiducia in lui e nel suo staff; conoscono perfettamente l’ambiente Modena e per lui questa è la quinta stagione assieme a noi».

Di fronte ai gialloblù ci sarà la Gi Group Monza, squadra che in questop campionato ha già dimostrato di essere una squadra ostica: «Monza gioca una buona pallavolo e lo ha dimostrato all’andata battendoci al PalaPanini, ma in generale è riuscita a fare ottimi risultati nel corso della regular season. I ragazzi sono consapevoli di trovarsi di fronte ad un ostacolo non semplice, motivo per cui sarà necessario entrare in campo con il giusto approccio mentale.

Il pubblico di fede gialloblù ha sempre dimostrato di essere vicino alla squadra: « Al pubblico non abbiamo nulla da chiedere, se non di continuare a seguirci e spingerci come fanno ad ogni occasione. Siamo noi che dobbiamo fare qualcosa per loro, non il contrario».