Volley, la polemica: 'Tifo vergognoso'. Offese a Modena

Il dopo Azimut-Perugia. L'attacco di Sirci, patron umbro

LA POLEMICA A sinistra Gino Sirci patron di Perugia. A destra uno degli striscioni incriminati che ha alterato il il dirigente umbro

LA POLEMICA A sinistra Gino Sirci patron di Perugia. A destra uno degli striscioni incriminati che ha alterato il il dirigente umbro

 Modena, 25 gennaio 2017 - «Non verrò mai più a Modena con questo clima». Dopo le dichiarazioni sul pubblico modenese rilasciate martedì al Corriere dell’Umbria, Gino Sirci, patron della Sir e oggetto degli sfottò da parte dei tifosi gialloblù domenica durante Modena-Perugia, rincara la dose su una tifoseria che considera «un danno per Modena e tutto il movimento pallavolistico italiano». Il presidente della società umbra ha ritenuto intollerabili soprattutto due striscioni esposti dagli Irriducibili Gialloblù: quello a inizio partita che recitava «Per una finale mancata un’altra ne avete comprata, se lo scudetto perderete cos’altro comprerete?», con riferimento all’ottenimento (più che legittimo) dell’organizzazione della Final Four di Champions League, e quello a fine partita che lo invitava personalmente all’auto-erotismo dopo la sconfitta, in riferimento e scherno alla dichiarazione dello stesso Sirci dopo la vittoria in Champions su Belgorod («Ora i tifosi faranno l’amore contenti»). Un’accoglienza che al patron della Sir ha suscitato profondo sdegno e rabbia.

Sirci, lei stesso martedì ha definito questo tipo di tifo una vergogna...

«E lo ribadisco con fermezza. In nessuno sport al mondo credo si possa riscontrare una barbaria tale dei tifosi nei confronti del presidente avversario, tanto più dopo un inizio partita fianco a fianco a supporto dei territori colpiti dal terremoto. Pensate se avessimo riservato lo stesso trattamento alla presidente Pedrini, quando è venuta a Perugia».

Cosa intende?

«Intendo dire che sia io che la numero uno di Modena facciamo sforzi enormi per dare spettacolo alle nostre città e nobilitare questo sport. Il PalaPanini domenica era pieno anche per i miei sforzi nell’allestire una squadra da primato. Cosa avreste detto, a Modena, se la vostra presidente fosse stata accolta da striscioni ed epiteti così ingiuriosi?».

Crede che questo tipo di tifo sia esagerato?

«Esagerato è dire poco. È vergognoso. Mia moglie era di fianco a me quando sono stati esposti quegli striscioni e cantati quei cori, mi sono sentito male».

Solo a Modena ha riscontrato questo tipo di ‘trattamento’?

«I tifosi di Modena sono gli unici in Italia a comportarsi in questo modo incommentabile. Ci dovrebbe essere un altro tipo di cultura e la Modena nobile e sportiva dovrebbe fare in modo di arginare questi episodi e allontanare certi tifosi. Se qualcuno in città tiene alla pallavolo, questo clima va profondamente modificato».

Lei a Perugia avrebbe agito così?

«Assolutamente, certi personaggi starebbero alla larga dal PalaEvangelisti e tutto il nostro mondo dovrebbe isolarli. In Inghilterra, con gli hooligans che screditavano il pianeta calcio, hanno fatto così».

In sintesi, pensa che il comportamento dei tifosi modenesi sia un danno per tutto il movimento?

«Questo comportamento inaccettabile sputtana Modena e il suo nome, ma anche tutto il nostro volley. Non dovremmo essere diversi? Trasmettere altri valori? Invece il modo di ringraziare imprenditori come me, e Catia Pedrini sia beninteso, che mettono soldi e passione in uno sport che non sia il calcio, è offenderli? Forse gli Irriducibili pensano di vincere le partite così?».

Il commento di Paolo Reggianini