Stranieri, boom di minorenni che arrivano soli

È allarme per l’accoglienza. Urbelli: "Posti esauriti nelle famiglie e comunità, mancano soldi"

Nella nostra città arrivano bambini e adolescenti soprattitto da Pakistan, Bangladesh e Albania

Nella nostra città arrivano bambini e adolescenti soprattitto da Pakistan, Bangladesh e Albania

Modena, 1 ottobre 2015 – I genitori li affidano a camion, navi o treni. O, semplicemente, ai loro piedi: che sono però ancora troppo piccoli, e dai passi incerti, per poter affrontare il duro viaggio della speranza. Loro, bambini e adolescenti, devono farselo da soli o con compagni improvvisati. Si lasciano dietro le bombe o anche ‘soltanto’ la fatica di trovare un pezzo di pane. Hanno meno di diciott’anni e sono stranieri: arrivano qui dopo chilometri e chilometri alla ventura. Mamma e papà sperano che una volta giunti qui, in Italia, trovino qualcuno che si prenda cura di loro. Sanno, comunque, che le leggi tutelano i loro figli. Anche nella nostra città il numero di arrivi di questi under 18 – che varcano le frontiere nazionali non accompagnati – è molto aumentato. Soltanto tra agosto e settembre, sono approdati quarantacinque minori stranieri. Dall’inizio dell’anno siamo a quota ottantacinque: si sommano, inoltre, a quelli già ospitati nelle strutture. Durante tutto il 2014 erano stati sessantotto.

Questo boom non riguarda soltanto l’ondata migratoria di profughi dall’Africa e dalla Siria. Bambini e ragazzi vengono soprattutto da Pakistan, Bangladesh e anche dall’Albania. «Da quest’ultimo Paese – rileva l’assessore all’Integrazione Giuliana Urbelli (nella foto) – non accadeva da tempo». Secondo la legge, è il Comune a doversene fare carico, poiché si tratta di minorenni trovati senza parenti, cioè in stato di abbandono. Per loro i servizi sociali elaborano progetti che prevedono l’accoglienza in una famiglia o in una comunità, a seconda dell’età e dei bisogni, formulando un percorso che li accompagna fino alla maggiore età.

Ma ora è allarme. «Ci ritroviamo in seria difficoltà davanti all’ondata anomala di arrivi che si sta registrando sia a Modena sia nel resto della regione e di cui nessuno ci aveva in alcun modo avvertito». Il problema riguarda innanzitutto l’accoglienza: «Il Comune - lancia l’allarme l’assessore – non ha ormai più posti né in famiglia né in comunità. Stiamo esaurendo tutte le disponibilità, anche quelle attivate al di fuori del territorio comunale». Ma non solo: dal municipio si lamenta la carenza di fondi: «Ci sono seri problemi di risorse – prosegue Urbelli –. Abbiamo già informato la prefettura e stiamo cercando di coinvolgere e sensibilizzare tutti i soggetti, associazioni ed enti, che a livello locale possono sostenerci nel garantire l’accoglienza».

Sarebbe diventato anche arduo andare oltre la logica del ‘pronto soccorso’: «Da parte nostra, nonostante l’impegno straordinario degli operatori, di fronte ad arrivi di gruppo, risulta difficile anche predisporre un progetto e un tipo di accoglienza che non sia solo emergenziale».